Quel giorno che chi frequentava e si allenava, chi conosceva l’epopea e chi ci mandava i figli invece che lasciarli in strada, quel giorno che si sperava non arrivasse mai invece è arrivato. È il giorno dello sfratto, a vico Sottomonte ai Ventaglieri, nel cuore di Napoli, dove si trova – o sarebbe meglio dire, trovava – la NapoliBoxe. “Qui senza di noi solo armi e droga”, ha dichiarato all’Ansa Lino Silvestri, il maestro e titolare della palestra dove stamattina sono arrivati i vigili urbani. Il Comune, proprietario dei locali, ha contestato dopo anni la morosità dei fitti. Silvestri respinge le accuse e invita il sindaco a visitare la palestra aperta oltre vent’anni fa.

Questo giornale ne aveva anticipato ampiamente il caso in un articolo che ricostruiva l’epopea della palestra e di una famiglia: il padre di Pasqualino detto Lino Silvestri era Geppino, icona della boxe napoletana che nel 1953 aveva fondato in un ex rifugio antiaereo nei pressi di piazza Dante la Fulgor, gloriosa palestra da cui sarebbero uscite decine di campioni italiani, campioni europei, campioni del mondo, medagliati olimpici. Lino – laureato in Scienze Motorie, specializzato in management dello Sport, Coach Iba e maestro benemerito – ha aperto ai Ventaglieri la Napoliboxe nel 2001.

Per il suo impegno sportivo e sociale nel quartiere Montesanto aveva ricevuto nel 2021 la prestigiosa cintura della World Boxing Council (WBC). Il mese scorso l’avviso di sfratto. “Stavo per inaugurare dopo che ho fatto gli ennesimi lavori di ammodernamento e ristrutturazione, mi sono dovuto fermare. Ho ottenuto i locali nel 2001 – raccontava Silvestri – , me li volevano dare in comodato d’uso, io rifiutai e proposi un canone agevolato. È scoppiato un contenzioso nel 2016, è arrivata la prima carta di sgombero e poi mi hanno lasciato in un limbo. Adesso mi chiedono in modo retroattivo quasi due milioni di euro. Aspetto la Commissione di trasparenza per lo sport. Chiaramente vogliamo trovare un accordo, ma che sia ragionevole altrimenti dobbiamo chiudere”.

Niente da fare, nessun accordo, anche perché la Commissione trasparenza inizialmente prevista il 23 febbraio è stata rimandata, rinviata a dopo lo sgombero. “Ho sempre pagato quanto previsto dal contratto che siglammo più di 23 anni fa – dice all’Ansa oggi – togliendo ragazzi dalla strada e respingendo anche le minacce dei clan di camorra a cui la presenza della palestra qui nel rione Montesanto ha sempre dato fastidio“. Gli allievi hanno messo in atto un pacifico presidio di protesta presso la palestra. Solidarietà per il maestro ma anche delusione per il triste epilogo.

Silvestri aggiunge che “ho 50 ragazzi da educare allo sport e solo uno su dieci può permettersi la retta. Mi vengono affidati minorenni ‘complicati’ alcuni dei quali diventano anche dei campioni e per tutta risposta, stamattina mi trovo assediato da polizia, municipale, vigili del fuoco. Forse il sindaco crede che io abbia la palestra nella ricca via Chiaia o a Posillipo. Allora lo invito a scendere dal suo Palazzo e venire qui in Vicoletto Sottomonte ai Ventaglieri, vicolo di armi, droga e per ora di boxe che aiuta i ragazzi”.

Quello della NapoliBoxe non è un caso isolato: Silvestri avverte infatti che lo sfratto della sua palestra è soltanto il primo di una larga serie prevista dal Comune. A fare rumore, nelle scorse settimane, era stato soprattutto l’allarme di Gianni Maddaloni che con la sua palestra a Scampia è arrivato all’oro alle Olimpiadi e ispirato perfino una fiction Rai. Il Comune ha chiesto il saldo dei canoni arretrati per poco più di 380mila euro, con la locazione mensile fissata a 1.900 euro per lo Star Judo Club. “Qui – aveva spiegato Maddaloni al Corriere della Sera – la retta mensile è simbolica, e chi non può pagare nemmeno quella si allena ugualmente. Poi ci sono i detenuti che ci manda il giudice di sorveglianza, e ne abbiamo avuti centinaia, e i ragazzi con problemi relazionali che le scuole ci chiedono di accogliere. Facciamo un lavoro sociale, come si può pensare che possiamo pagare quelle cifre?”.

La replica di Gaetano Manfredi: “Siamo ben consapevoli del lavoro concreto che strutture come quella di Maddaloni svolgono da anni in favore del territorio e per le giovani generazioni e stiamo cercando di individuare la giusta soluzione amministrativa per consentire a queste realtà di continuare la propria azione in piena regolarità e serenità“. L’epilogo della NapoliBoxe al momento sembra di altro segno.

AGGIORNAMENTO: In relazione allo sgombero dei locali di proprietà comunale della A.S.D. Napoliboxe, il Comune di Napoli ha precisato in una nota che “per l’Amministrazione vi era l’obbligo di dare esecuzione all’ordinanza di sgombero n. 17 emessa nel lontano 22 febbraio 2016 nei confronti dell’A.S.D. Napoliboxe per il rilascio dei locali di proprietà comunale siti in Via Sottomonte ai Ventaglieri n. 10 (piano terra e piano intermedio). Il Tar Campania VII sezione con sentenza n.4917/2022 ha poi rigettato l’impugnativa dell’associazione lasciando quindi intatta l’efficacia dell’ordinanza di sgombero del 2016. Alcuni locali, come accertato dalla Polizia locale, sono stati adibiti ad attività non autorizzate”.

E la nota continua: “Nei giorni scorsi, al fine di affrontare la delicata questione degli sgomberi, il sindaco Gaetano Manfredi ha convocato un tavolo apposito al fine di monitorare le singole vicende e verificare con tutti gli organismi competenti gli strumenti per individuare le possibili soluzioni di conciliazione che da una parte rispondano agli obblighi di legge per l’Amministrazione comunale e dall’altra salvaguardino le attività sociali svolte sui singoli territori a favore dei giovani e delle fasce deboli“. “Nelle more dell’attivazione del tavolo tecnico sugli sgomberi, l’Amministrazione comunale si dichiara disponibile ad incontrare i gestori della palestra di Boxe ai Ventaglieri per trovare insieme le possibili soluzioni”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.