Il dramma tra Francia e UK
Strage di migranti nella Manica, 31 morti nel naufragio di una nave: tra le vittime anche un bambina

Il dramma dell’immigrazione si sposta dal Mediterraneo al canale della Manica. Una barca che trasportava migranti, partita da Calais in Francia per raggiungere il Regno Unito, si è ribaltata ed è affondata provocando la morte di almeno 31 persone, nonostante l’operazione di soccorso partita dopo l’allarme lanciato da alcuni pescatori. Tra le vittime ci sono anche cinque donne e una bambina.
Secondo quanto riferito dal vice responsabile dei trasporti per la regione Hauts-de-France, c’erano almeno 50 persone a bordo dell’imbarcazione di fortuna che tentava di raggiungere le coste inglesi.
Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin, invece, parla di 34 persone a bordo, contando due sopravvissuti ma “in pericolo di vita” e un disperso. Sempre Darmanin, ha annunciato l’arresto di 4 presunti ‘passeur’ sospettati di essere coinvolti nel disastro di oggi sulla Manica: due degli arrestati sono in attesa di essere presentati davanti a un giudice, ha precisato Darmanin.
Ma a prescindere dai numeri, quello odierno è il più grave incidente mai accaduto nella Manica. La procura di Dunkerque ha immediatamente annunciato l’apertura di un’inchiesta sul naufragio per “assistenza per ingresso in clandestinità in gruppo organizzato” e “omicidio colposo aggravato”.
La rotta dell’immigrazione nel canale della Manica vede ormai da tempo i suoi numeri aumentare: secondo la prefettura marittima della Manica e del Mare del Nord dall’inizio dell’anno sono stati 31.500 i tentativi di partenza non autorizzati verso il Regno Unito, mentre 3.700 persone sono state soccorse e sette sono morte o disperse.
Ma la tragedia odierna apre anche un fronte di polemica politica tra Francia e Regno Unito, da tempo ‘non in sintonia’, per usare un eufemismo, su come gestire il fenomeno migratorio nel Canale.
Il premier britannico Boris Johnson ha subito convocato una riunione del comitato d’emergenza Cobra e si è detto “scioccato, sconvolto e profondamente rattristato per le vite perse nel Canale“. Si è poi rivolto alla Francia: “Abbiamo avuto delle difficoltà a convincere alcuni dei nostri partner, in particolare i francesi, ad agire in una maniera all’altezza della situazione, ma capisco le difficoltà che tutti i Paesi affrontano e ciò che vogliamo adesso è fare di più insieme, e questa è l’offerta che stiamo facendo“.
La sua controparte a Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron ha immediatamente chiesto una riunione d’emergenza dei ministri europei coinvolti nel dossier immigrazione e il rafforzamento immediato dell’agenzia Frontex alle frontiere esterne dell’Ue. Sottolineando che “la Francia non lascerà che la Manica diventi un cimitero”.
Dall’Europa si è fatto sentire invece il presidente del Consiglio Charles Michel: “Un’altra tragedia causata da trafficanti che giocano con le vite di persone vulnerabili. Dobbiamo lavorare insieme con il Regno Unito per un giro di vite sul business dei trafficanti di esseri umani”.
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