”Temo che la terza ondata arriverà già nei giorni a cavallo di Capodanno quando torneremo a vedere richieste al pronto soccorso di ricoveri e dovremo vedere come fare per soddisfarle. Siamo molto preoccupati”. Questo l’allarme di Elio Manzillo, primario dell’VIII divisione Malattie infettive dell’emigrazione, da mesi ormai uno dei tanti reparti covid dell’ospedale Cotugno di Napoli. Il nosocomio rappresenta un’eccellenza a livello nazionale e non solo, come mostrato da un servizio di SkyNews Uk la nostra primavera. È il principale avamposto contro la pandemia da coronavirus in Campania.

A preoccupare, e a far scattare l’allarme in questi giorni, sono state le immagini dei centri delle città italiane affollati durante l’ultimo fine settimana. “Il Governo ha fatto delle scelte sbagliate – ha continuato Manzillo all’Ansae ora prova a porre rimedio con altre restrizioni ma nel momento in cui si è data la possibilità di uscire per strada, di fare lo shopping natalizio questo purtroppo era prevedibile e per certi versi mi fa sorridere l’invito a essere in pochi la sera della Vigilia di Natale e di Capodanno: mi chiedo chi mai potrebbe controllare quante persone siedono alla stessa tavola. Tutto è lasciato al buon senso delle persone”. Il reparto guidato da Manzillo, come riportato dall’Ansa, già oggi non ha disponibilità di posti letto. ”Abbiamo dovuto rinviare ad un alto reparto un paziente che non potevamo recuperare per mancanza di posto”, ha aggiunto Manzillo.

Sempre dal centro specializzato in malattie infettive del capoluogo campano era stato lanciato oggi un altro appello, da parte di Antonio Chirianni, ex presidente della Simit (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) e primario emerito di Malattie infettice dell’Azienda Ospedaliera dei Colli-Presidio Cotugno. “Se lasciamo tutti liberi sarà un Natale ‘libera tutti’ come accaduto ad agosto e non andrà bene, a questo punto meglio un lockdown dal prossimo weekend fino a Capodanno, sfruttando anche il fatto che le scuole saranno chiuse”. Meglio fare come in Germania allora, che da domani tornerà al lockdown duro fino al 10 gennaio. “Loro sono bravissimi e non solo gli amministratori ma anche i cittadini – ha continuato Chirianni parlando con AdnKronos SaluteDa noi le immagini della folla per lo shopping nel weekend sono chiarissime, i numeri dell’epidemia sono diminuiti ma fino ad un certo punto e la certezza che l’Rt ci da un’idea precisa della situazione vale fino ad un certo punto. Siamo nelle condizioni di poter anticipare invece di inseguire quindi facciamo la scelta giusta e manteniamo le misure”.

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