“Oggi a Torino, durante il corteo del 25 aprile, i nostri rappresentanti locali del Partito Liberaldemocratico, insieme a quelli di Italia Viva, Azione, Più Europa, dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Europa Radicale e Drin Drin, sono stati vittime di una gravissima e ingiustificata aggressione. Un gruppo pacifico, composto da donne e uomini che credono nella libertà, nella democrazia e nell’Europa, è stato attaccato con insulti, spintoni e violenze fisiche, soltanto per aver sfilato con le bandiere dell’Unione Europea e dell’Ucraina”. E’ quanto denuncia Valeria Pernice, esponente del Partito Liberaldemocratico, in un post sui social. Pernice, che era in piazza tra i militanti aggrediti, descrive l’aggressione subita, a Torino, da militanti del PLD, che – nel partecipare al tradizionale corteo che si tiene la sera prima del 25 aprile, hanno portato con sé bandiere dell’Unione Europea e dell’Ucraina.

“Condanniamo con assoluta fermezza questa vile aggressione. Chi ha usato la violenza per zittire le idee altrui ha infangato non solo il senso della manifestazione, ma i principi fondamentali della nostra convivenza civile. È un atto che merita la più netta riprovazione. Siamo vicini con affetto e solidarietà a chi ha subito questa violenza. Ringraziamo le forze dell’ordine per essere intervenute con prontezza e per aver evitato conseguenze peggiori”, prosegue Pernice.

“Eppure, in mezzo a tutto questo, c’è un’immagine che ci parla più forte di ogni urlo: le persone ritratte in questa foto, fiere, serene, con le bandiere dell’Europa e dell’Ucraina. Un’immagine che racchiude perfettamente lo spirito positivo e costruttivo con cui abbiamo scelto di partecipare. Quelle bandiere non sono solo simboli: rappresentano un’idea di futuro. Un’Europa libera, democratica, aperta, solidale. E con essa, la difesa del popolo ucraino, aggredito da un regime autoritario, contro cui continueremo a schierarci con decisione e senza ambiguità”, aggiunge l’esponente PLD.

“Noi continueremo a esserci, senza paura e senza odio. Per un’Italia ed un’Europa in cui la libertà e la democrazia siano sempre più forti della violenza. Con l’Europa, per la libertà. Sempre”, conclude Pernice.

Redazione

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