Fatta la legge, trovato l’inganno. Con il green pass obbligatorio anche per salire sui mezzi pubblici, i no vax hanno trovato un modo alternativo e gratuito per muoversi e spostarsi a Roma.

Migliaia di no vax della Capitale hanno quindi optato per il car pooling, un servizio di taxi come Uber, esclusivamente dedicato a chi non ha il certificato verde. Sulle chat dei gruppi Telegram “MVA – Trasporti urbani solidali Roma” – che si sta allargando anche ad altre città di Italia, viene condivisa una corsa o un passaggio in automobile per recarsi in diverse zone della Capitale. Il gruppo, creato due giorni fa, conta già oltre 13 mila iscritti.

“Oggi è il 28 novembre 2021. E ci siamo tutti svegliati in un mondo la cui tonalità di grigio sta diventando sempre più scura – si legge nel messaggio di presentazione della chat – E come sempre a causa dell’ennesimo decreto del Governo, che ha creato ulteriori disagi e discriminazioni per chi non è vaccinato e non intende farlo. Così ora tra le nostre priorità se ne sono aggiunte altre, la cui principale è quella dei trasporti pubblici, visto che dal 6 dicembre in poi, non si potrà più utilizzare il servizio di trasporto pubblico senza dover esibire il green pass ossia senza dover effettuare un tampone. L’obbiettivo è organizzare trasporti solidali verso qualsiasi luogo di studio o di lavoro,visite mediche etc… Non sono servizi a pagamento”.

L’avviso è stato accolto con gioia e gratitudine. “Quanto è bella la risposta di umanità della gente in contrasto a tanta malvagità!”, è il tono di uno dei commenti, mentre in altri si leggono le tratte coperte dal “trasporto solidale”.

 

La maggior parte dei messaggi arriva da genitori che hanno scelto di non far vaccinare i figli e che ora, non potendoli accompagnare, devono trovare il modo di farli arrivare a scuola. “Avevamo trovato per i nostri figli la soluzione con i mezzi pubblici adattandoci agli orari ….ma ora siamo nel panico più totale….qualcuno mi potrebbe indicare eventualmente un gruppo per questa tratta?”, scrive una madre evidentemente preoccupata perché non sa come accompagnare i figli a scuola. “Cerco trasporto per mio figlio 15 enne e un suo compagno di classe da Ladispoli a Civitavecchia, per essere a scuola la mattina alle 8. Non ho ancora capito se nell’area della città metropolitana serva il green pass, perché ho letto di no!”, si legge in un altro messaggio.

Chi mette a disposizione la propria automobile e offre un passaggio non si preoccupa del pericolo del contagio. E in chat pullulano i messaggi di chi vuole presentare l’iniziativa in altre realtà italiane. “Ciao a tutti, ho creato questo gruppo per il quartiere di Roma dove vivo. Con molto piacere ho visto che l’iniziativa è piaciuta ma leggo che molti non solo non sono del mio quartiere né di Roma… Stanno nascendo dei gruppi regionali che vorrebbero fare la stessa cosa ma se uno di voi volesse farlo autonomamente sarebbe fantastico! Ad ogni modo rimaniamo in contatto, facciamo rete e possiamo aiutarci per trasporti lunghi o altre iniziative, dobbiamo aiutarci tra noi!!”, è l’invito lanciato da chi ha avuto l’idea per il trasporto solidale capitolino.