Nessuno si era accorto delle gravidanze di Chiara Petrolini, la ragazza di appena 21 anni, studentessa di Scienze dell’Educazione che aveva dato alla luce ben due bambini per poi seppellirli nel giardino di casa, quella villetta dai muri gialli di via Baglietta a Vignale di Traversetolo divenuta in pochi giorni simbolo di un doppio infanticidio e cimitero privato. Sono tante le testimonianze raccolte in questi, l’ultima delle quali è pronta a riscrivere i contorni del caso.

Traversetolo, la testimonianza anonima al TG1: “La famiglia del ragazzo sapeva delle gravidanze di Chiara”

Una testimone anonima parla al TG1. La signora racconta tutto, di schiena, il suo volto è oscurato, la voce camuffata per non farsi riconoscere. Chiede massima riservatezza. Narra una versione contrastante a quella di Sonia Canrossi, mamma dell’ex fidanzato di Chiara, Samuel, la quale fino a pochi giorni fa assicurava di non sapere nulla dell’imminente parto (“Abbiamo visto Chiara due giorni prima del ritrovamento e aveva la pancia piatta. E anche nei mesi precedenti era perfetta”) e ora dalle sue parole potrebbe arrivare una svolta nelle indagini. Alle telecamere della Rai la testimone racconta: “Ero al bar nel quale lavora la mamma dell’allora fidanzato della ragazza, sento gli avventori del bar che dicono ‘la Sonia è arrabbiata perché il figlio ha ancora la fidanzatina incinta’. Presumo che molte persone abbiano sentito questa frase, non riesco a capire la volontà di voler coprire questo gesto così atroce a cui non so dare una spiegazione”.

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La Procura aveva escluso il coinvolgimento di Samuel, l’ex fidanzato di Chiara

Stando alle parole della testimone anonima, contrariamente a quanto più volte dichiarato dalla signora Canrossi, in molti sarebbero stati dunque a conoscenza della prima gravidanza di Chiara, risalente circa ad un anno fa, tristemente terminata con un parto e una buca nel giardino di casa, ed è ora su una parola resa dalla testimone anonima, ‘ancora’, che bisognerà indagare visto che finora la Procura ha escluso il coinvolgimento dell’ex ragazzo e della sua famiglia sul caso di infanticidio, appurando che il giovane non sapesse nulla della gravidanza.

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Quella pancia che non si vedeva

Tanti i cittadini di Traversetolo che hanno raccontato di essere all’oscuro del doppio parto. La pancia non si vedeva. Come spesso raccontato la ragazza per pagarsi gli studi faceva più di qualche lavoro nel tempo libero: baby sitter, addetta al desk in una piscina, ma anche commessa in un negozio. Così è stato prima il papà dei tre bambini a cui Chiara badava nel tempo libero a dire “Non si notava che fosse incinta”, in una intervista al Corriere della Sera; poi la titolare del negozio di articoli sportivi alla domanda se avesse notato dei cambiamenti nel fisico della ragazza aveva risposto un secco “No, per niente”, ai microfoni di Repubblica, aggiungendo che “Era uguale a sempre”. Un bambino le cresceva in grembo, nessuno lo notava.

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