Il punto dell'esperto
Vaiolo delle scimmie, l’epidemiologo Ciccozzi: “Vaccino solo per gruppi a rischio. Attenzione all’igiene ma niente allarmismi”
“Oggi ci sono 9600 persone contagiate nei paesi dell’Unione Europea, 16mila in tutto il mondo e 5 decessi. Quindi, con un tasso di letalità dello 0,003 per cento. Abbastanza basso“. Così l’epidemiologo Massimo Ciccozzi a Riformista.Tv commenta i casi di vaiolo delle scimmie registrati nelle ultime settimane. Sul periodo di incubazione, prosegue: “Di circa 1-2 settimane, poi iniziano i sintomi che sono mal di testa, astenia, febbricola e mialgie varia. Ciò che lo contraddistingue molto è la comparsa di rash cutanei, vescicole purulente che possono infettare le altre persone. La malattia è autolimitante. Può prevedere il ricovero per il fatto di essere infettante con le vescicole che si rompono facendo uscire il materiale liquido”.
Sulle modalità di trasmissione, Ciccozzi precisa: “A distanza molto ravvicinata attraverso le goccioline di saliva per un periodo di tempo lungo e maggiormente con contatti sessuali tramite fluidi biologici, quindi contatti pelle a pelle. Ecco perché vanno usati i profilattici in maniera preventiva”.
Al Riformista.Tv l’epidemiologo conclude sulla cura: “C’è un vaccino che serve per il vaiolo umano ma sembra che possa anche funzionare per il vaiolo delle scimmie. Verrebbe consigliato soltanto per alcuni gruppi a rischio. In generale le comuni regole igieniche vanno salvaguardate e assolutamente adottate proprio per evitare ulteriori contagi”.
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