“Sto scappando a Venezia, dove c’è una situazione drammatica e purtroppo non è l’unica, perché purtroppo in queste ore ci sono anche in altre regioni ci sono situazioni molto preoccupanti e su cui sono costantemente informato. Voglio rendermi conto di persona della situazione e speriamo che non ci siano danni irreparabili”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine dell’inaugurazione del 684esimo anno accademico dell’Università di Camerino. “Che misure adotteremo? Fatemi prima arrivare – aggiunge -. Quantificare adesso i danni riguarda un discorso anche tecnico, bisogna prima soccorrere ed evitare ulteriori danni”.

Giunto in serata a Venezia, il premier ha dichiarato nel corso della conferenza stampa che “per quanto riguarda il Mose è necessario completare nel modo più rapido ed efficace questo percorso che ormai è pressoché obbligato”. “Al 93% – ha spiegato il premier- i lavori sono completati e presto verrà nominato un commissario”.

“Il governatore Zaia ha chiesto la proclamazione dello stato di emergenza”, spiega il premier Conte dopo la riunione tecnica a Venezia, e aggiunge: “Posso dire che non ci sono regioni per negarlo e stanziare i primi fondi”. Così si vuole dare, prosegue il premier, una partecipazione “fattiva” a questa emergenza

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