“Lui era il segretario del consiglio comunale: è stato assassinato. Lei è stata violentata, in casa, dai russi. L’hanno ritrovata accanto al figlio”. Il drammatico racconto è di Ihor Sapozhko, sindaco di Brovary, cittadina a pochi chilometri da Kiev. Denuncia gli stupri sulle donne ucraine di cui ha sentito i racconti da parte dei suoi concittadini. E di quello che è successo al suo amico, Oleksiy Zdorovets e di sua moglie, Maryna. Una tragedia che sempre più persone in fuga raccontano.

“I soldati russi violentano le donne ucraine. Sappiamo che avviene, lo raccontano sottovoce tanti tra coloro che scappano dalle zone occupate. È un problema grave, ancora non capiamo quanto sia diffuso. Ma siamo già a conoscenza di casi specifici”, racconta Sapozhko, come riportato dal Corriere della Sera. Quello che dice è agghiacciante: “Dai racconti dei testimoni risulta che alcuni comandanti russi aizzano i loro soldati ad aggredire le mogli e le figlie dei nostri militari o dei volontari civili combattenti che trovano nelle case. In altri frangenti sappiamo però che hanno punito i violentatori. Ci hanno detto da più fonti che almeno in una circostanza hanno violato le nostre soldatesse catturate durante la battaglia all’aeroporto di Hostomel, nei primi giorni della guerra. Non sappiamo il loro numero, laggiù si continua a combattere. Ma le vittime non possono testimoniarlo, dopo la violenza le hanno uccise, forse impiccate o tagliate e pezzi per nascondere le prove”.

Il sindaco Sapozhko racconta quello che è successo al suo amico Oleskiy Zdorovts, 36 anni, ex segretario della municipalità, e la giovane moglie Maryna. I soldati russi il 10 marzo scorso entrarono nel villaggio e assassinarono Oleskiy. Forse lo stavano cercando come succede per vari leader politici. “I vicini di casa mi hanno telefonato poi per raccontare dello stupro di Maryna. L’hanno trovata nuda e confusa vicino al figlio piccolo. Ma ancora non siamo riusciti a portarla in salvo”, racconta il sindaco.

Racconta anche di un’altra donna, stuprata in un villaggio vicino. “I soldati hanno trovato sul suo cellulare le foto del marito volontario con il fucile in mano. Pare sia stata attaccata da una ventina di uomini. Una storia terribile”, aggiunge ancora il sindaco, che segnala una vicenda molto simile nel villaggio di Valyka Dymerka. “Noi oggi consigliamo ai parenti dei nostri combattenti di nascondere o distruggere cellulari, foto, articoli militari e computer. È ormai evidente che l’intelligence russa lavora con l’esercito per colpire la nostra resistenza”.

Quella degli stupri per piegare la popolazione è una prassi terribile e purtroppo comune a molte guerre di cui in Ucraina si parla ancora poco ed è difficile trovarne le prove perché le vittime vengono poi uccise. Già nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba aveva scagliato la pesante accusa alla Russia: “Purtroppo abbiamo numerosi casi di donne stuprate dai soldati russi nelle città ucraine”, aveva detto in videoconferenza durante un briefing a Londra nella sede del think-tank Chatham House. “Quando le bombe piovono sulle vostre città, i soldati violentano le donne, e purtroppo vi sono numerosi casi di soldati russi, è evidentemente difficile parlare dell’efficacia del diritto internazionale”, ha aggiunto il ministro.

Kuleba si è detto anche favorevole alla proposta di creare un tribunale speciale, per punire il Presidente russo Vladimir Putin del suo “crimine di aggressione”, avanzata dall’ex premier britannico Gordon Brown. “L’obiettivo di questa iniziativa non è quello di sostituire la Corte penale internazionale o qualsiasi altra giurisdizione, ma di colmare il vuoto che esiste nel diritto internazionale e di utilizzare l’esperienza della comunità internazionale e del diritto internazionale a beneficio del popolo e dell’ordine mondiale”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.