Per Viviana Parisi e suo figlio Gioele, trovati senza vita nelle campagne di Caronia, in Sicilia, dopo che il 3 agosto dello scorso anno si erano allontanati da casa, non c’è pace. A ben 11 mesi dalla tragedia, che ancora oggi non ha una ricostruzione certa, i due non sono stati sepolti.

Come denunciato dai legali della famiglia, ad oggi non è stata depositata la consulenza sulle cause della morte. “Stiamo ancora aspettando che la procura si pronunci – racconta Daniele Mondello, marito di Viviana e papà del piccolo Gioele – spero solo che tutto questo tempo serva per far luce su ciò che è successo”, spiega il dj che non si è mai rassegnato al tentativo di scoprire la verità sulla sorte di moglie e figlio.

“Era stato chiesto un termine di 90 giorni per una consulenza e ne sono passati 330”, accusa l’avvocato della famiglia, Antonio Cozza, auspicando per la famiglia “la possibilità di celebrare un funerale”.

Sul caso sono al lavoro una equipe di consulenti, formata da medici, ingegneri, antropologici e psicologici, nominati dalla Procura. Esperti che hanno il compito di chiarire la morte di Viviana e del figlio Gioiele: la famiglia ha sempre negato la tesi dell’omicidio-suicidio.

IL GIALLO DI VIVIANA E GIOELE – Viviana e il figlio Gioele scomparvero nel nulla il 3 agosto dello scorso anno: la donna disse al marito Daniele di voler uscire per andare a comprare un paio di scarpe per il bambino, allontanandosi col figlio Gioele. I due però non si diressero verso alcun negozio e di lei si persero le tracce lo stesso giorno.

Viviana venne ritrovata cinque giorni dopo, senza vita, sotto un traliccio dell’alta tensione: secondo quanto emerso le sue ferite sarebbero compatibili con una aggressione da parte di animali o da una caduta dall’alto, ma la donna non sarebbe comunque deceduta sul colpo, morendo solo dopo ore di agonia.  Il piccolo Gioele venne invece ritrovato ben 17 giorni dopo la scomparsa.

Redazione

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