Affiancare ad un veneto ultracattolico, antiabortista e contrario ai diritti per la comunità Lgbt, un secondo veneto che della battaglia per i diritti ha fatto una missione politica.

È la strategia del Partito Democratico, con Enrico Letta che punta forte su Alessandro Zan per la vicepresidenza della Camera dei Deputati, col voto odierno che ha visto eletto il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana.

Paladino dei diritti della comunità Lgbtq e padre del ddl contro l’omotransfobia (mai approvato ma sempre rivendicato dal Nazareno), Zan proprio questa mattina si è reso protagonista di clamorosa protesta in Aula, dove ha esposto uno striscione contro Fontana. “No a un presidente omofobo pro Putin”, il messaggio esposto da Zan.

Il deputato non nasconde la possibilità. “È solo una voce” ma “io sono a disposizione“, il commento di Zan. Poi a Metropolis, su Repubblica, attacca Fontana: “Per lui sarei una schifezza“, ha detto facendo riferimento ad una frase pronunciata nel 2018 dal vicesegretario della Lega. “Le famiglie arcobaleno non esistono per legge in questo momento“, aveva detto Fontana quando era ministro della Famiglia e Disabilità nel governo Conte I.

Per concretizzare l’ipotesi della vicepresidenza ci vorranno ancora alcuni giorni, utili per ricucire i rapporti con le altre opposizioni dopo le polemiche post-voto in Senato, con le accuse a vicenda sui ‘franchi tiratori’ a sostegno di Ignazio La Russa. Martedì sono convocati i gruppi per l’elezione dei presidente e mercoledì ci sarà il voto sulle nomine istituzionali: obiettivo del Nazareno è quello di ottenere un vicepresidente al Senato e uno alla Camera, in questo caso in pole position proprio Zan.

A sorpresa una sponda nei confronti del deputato paladino del mondo Lgbt arriva da Fratelli d’Italia, il partito uscito trionfato dalle urne del 25 settembre e che è riuscito ad ottenere la presidenza del Senato con Ignazio La Russa, anche grazie al ‘soccorso’ delle opposizioni.

A spendersi a favore di Zan è Guido Crosetto, il braccio destro di Giorgia Meloni in predicato anche di un posto di rilievo nel prossimo esecutivo: “Il Parlamento  è quel luogo dove il Presidente di un ramo può essere un cattolico tradizionalista come Fontana e magari il vice Presidente un paladino delle battaglie Lgbt come Zan. Oppure il contrario, tra qualche anno. È il luogo del confronto delle diversità, senza pregiudizio“.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia