"Stefano ha sempre detto che non vuole creare una corrente"
A Cesena nasce il Pd che non è di Schlein: l’Energia Popolare di Bonaccini e il ruolo da leader-ombra di De Luca
Ma a Cesena farà caldo? Fammi un favore, guarda il meteo, vediamo a che punto sta Caronte in Romagna. Elly poi viene? Sai con lei non si sa mai, comunque Romano ha confermato, sarà la sua prima uscita pubblica dopo il grave lutto che l’ha colpito. Vediamo come siamo messi, ma magari venerdì sera, andiamo a mangiare pesce a Cesenatico, se Stefano non la farà troppo lunga.
Insomma tutti alla Fiera di Cesena, venerdì e sabato prossimi per il lancio di Energia Popolare, la corrente, pardon area culturale, che lo sfidante sconfitto il 25 febbraio da Elly Schlein prova a mettere in piedi, anche per rintuzzare il disagio che serpeggia nella minoranza Pd. Le voci sono quello che sono, e fanno parte abitualmente delle veline della politica, ‘Bonaccini è debole, troppo remissivo, non alza mai la voce anche quando servirebbe’, ‘Stefano ci ha fatto un accordo, non vuole seccature, inutile insistere’.
Ed infatti il Presidente dell’Emilia Romagna in questi mesi di difficile convivenza, ci ha provato in ogni modo a smussare, a calmare i più bollenti spiriti dei pochi di Base Riformista, quante telefonate ad Elly per chiederle di fare altrettanto, di zittire i suoi più ‘scalmanati’, ma i risultati sono quello che sono, bisogna essere realisti. Anche sabato scorso, il leader di Energia Popolare lo ha difeso il collega De Luca, prima sul palco, poi portandosi a pranzo i suoi consiglieri regionali. Fatica sprecata, perché esattamente il giorno dopo, Arturo Scotto ad Agorà ha recitato per intero l’armamentario contro il terzo mandato del governatore campano.
De Luca, già, il vero anti-Schlein, che da una posizione di forza prova a ridicolizzare la segretaria ‘cacicchia’, che non sia lui il vero leader nell’ombra anche al raduno di Energia Popolare. E poi lo stesso incontro di Cesena, Bonaccini non ha fatto passi falsi, lo ha comunicato per tempo alla sua segretaria, l’ha tranquillizzata (‘non ti faremo la guerra’), l’ha invitata, ma niente la diffidenza resta.
Infatti oggi, in una chiacchierata con Monica Guerzoni sul Corriere, lei mette le cose in chiaro: ‘Stefano ha sempre detto che non vuole creare una corrente, quindi credo che non sia questo il suo obiettivo’. Insomma a buon intenditore poche parole, Stefano non ci provare. E vallo a dire alla platea di amministratori da Nord a Sud, che si riuniranno a Cesena con un caldo bestiale. Loro che tutti i giorni hanno a che fare con quello che Piero Fassino ha elegantemente definito ‘radicalismo americano’. Si accontenteranno di uno spaghetto alle vongole sul lungomare di Cesenatico?
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