La situazione in Afghanistan continua a essere calda. Non si fermano gli attentati kamikaze e ancora un nuovo attentato colpisce i civili. Si tratta del più sanguinoso da quando le forze statunitensi e la Nato hanno lasciato il Paese a fine agosto e i talebani hanno preso il controllo del Paese. Nell’esplosione avvenuta in una moschea sciita di Kunduz, nel nord dell’Afghanistan, si registrano infatti almeno 60 morti e oltre cento feriti.

Dost Mohammad Obaida, vice capo della polizia della provincia, ha riferito che l’attentatore suicida potrebbe essersi mescolato tra i fedeli all’interno della moschea, gremita per la preghiera del venerdì. La maggior parte dei presenti sarebbe morta o gravemente ferita. “Assicuro ai nostri fratelli sciiti che i talebani sono pronti a garantire la loro sicurezza”, ha detto Obaida, aggiungendo che è in corso un’indagine.

A poche ore dall’esplosione, l’attacco è stato rivendicato dall’Isis. L’esplosione di Kunduz è avvenuta nella moschea di Gozar-e-Sayed Abad. La preghiera di mezzogiorno del venerdì è il momento clou della settimana religiosa musulmana e le moschee sono sempre affollate. Un testimone ha raccontato che stava pregando al momento dell’esplosione e ha riferito di aver visto molte vittime. Le foto e il video della scena mostrano i soccorritori che trasportano un corpo avvolto in una coperta dalla moschea a un’ambulanza.

Le scale all’ingresso della moschea sono coperte di sangue. I detriti dell’esplosione coprono il pavimento e l’alto soffitto della moschea è carbonizzato. Un residente della zona, Hussaindad Rezayee, ha detto di essersi precipitato alla moschea non appena udita l’esplosione. “Sono venuto a cercare i miei parenti, la moschea era piena”, ha spiegato. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha annunciato che le forze speciali talebane sono arrivate sulla scena e che stanno indagando sui fatti. La leadership talebana è alle prese con una minaccia crescente proveniente dall’affiliato locale dello Stato islamico, noto come Stato islamico nel Khorasan. I militanti dell’IS, che hanno dichiarato guerra alla minoranza sciita afgana, hanno intensificato gli attacchi per colpire i loro rivali, recentemente ci sono già stati due attentati a Kabul. (Fonte:LaPresse)

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.