Si chiamava Ronald Greene, aveva 49 anni, l’uomo afroamericano colpito con il taser e preso a calci e a pugni dagli agenti della polizia a Monroe. “Non fatemi niente, sono vostro fratello”, diceva agli agenti. Greene è morto sull’ambulanza che lo trasportava all’ospedale. Era il 10 maggio del 2019. Il video sulla tragedia che ricorda quella di George Floyd, l’afroamericano ucciso da un intervento della polizia nel maggio 2020 a Minneapolis, che ha causato manifestazioni a livello globale, è stato diffuso ieri dall’Associated Press.

Da un sequenza di 46 minuti tre clip da tre minuti, tutto ripreso dalla body camera di uno degli agenti. Un nuovo caso sulla violenza delle forze dell’ordine ai danni delle minoranze esplode negli Stati Uniti.

A quanto ricostruito in un primo momento l’uomo stava viaggiando in macchina nei dintorni di Monroe, cittadina della Louisiana. La Louisiana State Patrol nel rapporto ha riportato che una pattuglia lo ha inseguito per la violazione un’infrazione al codice della strada. Greene ha accostato e un agente, pistola in pugno, si è avvicinato al finestrino. “Ok, ok agente. Sono spaventato, agente. Sono spaventato, sono tuo fratello, sono spaventato”.

Il 49enne è stato colpito con il taser, quindi trascinato a terra e ammanettato. “Mi sono sporcato le mani di sangue, spero che questo tizio non sia malato di Aids”, ha detto a quel punto un agente. Nel rapporto è stato scritto che l’afroamericano è stato preso in custodia dopo aver “resistito all’arresto e lottato con un agente. Poi ha perso i sensi ed è stato trasportato al Glenweeod Medical Center. E’ morto nel tragitto verso l’ospedale”.

Le immagini sono state censurate per due anni. Stanno generando un’altra ondata di indignazione negli Stati Uniti. Tre gli agenti di pattuglia coinvolti, due censurati, l’altro è morto in un incidente stradale lo scorso settembre. La famiglia Greene ha denunciato il 6 maggio 2020. Un altro caso che accende il dibattito sulla discussione sulla riforma della polizia, approvata dalla Camera, ma bloccata al Senato dai Repubblicani. Solo il mese scorso Derek Chauvin, il poliziotto del caso Floyd, è stato condannato per l’omicidio.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.