Nelle ultime settimane è diventata irreperibile. Dove sia Alina Kabaeva, l’ex ginnasta ritenuta amante di Putin, è tuttora un mistero.

C’è chi dice si trovi in Svizzera insieme ai suoi figli. Tanto che una petizione, lanciata qualche settimana fa su Change.org (e arrivata a oltre 60mila firme), chiedeva che fosse espulsa dal Paese, in modo che potesse tornare dal suo ‘Fuhrer’. Ma c’è anche chi ipotizza si stia nascondendo in Siberia, nel lussuoso rifugio fatto costruire proprio dallo ‘zar’.

E intanto il suo nome è sparito dal sito dell’azienda di cui è (era?) amministratore delegato dal 2014, ossia il colosso dei media National Media Group, a cui fanno capo canali tv, emittenti radio e giornali di propaganda russa. Un ruolo da circa dieci milioni di euro l’anno.

Chi è Alina Kabaeva

Trentotto anni, figlia di un ex calciatore, Alina Kabaeva ha un passato come ginnasta e vincitrice di medaglie olimpiche (che un’altra petizione chiede le vengano tolte). Ex modella e personaggio televisivo, è stata anche deputata della Duma dal 2007 al 2014. All’indomani dell’invasione russa in Ucraina è stata soprannominata ‘Eva Braun’ dal nome dell’amante Adolf Hitler.

Nonostante la storia con lo ‘zar’ Vladimir Putin non sia mai stata confermata, le indiscrezioni sulla loro presunta relazione vanno avanti ormai da anni. Come riportato dal Moskovskij Korrespondent (costretto a chiudere dopo lo scoop), la love story tra i due risalirebbe al 2008, quando lui era ancora sposato con Lyudmila Putina, da cui ha divorziato nel 2013. Dal presidente russo avrebbe avuto due figlie gemelle, nate a Lugano; mentre secondo altri rumors i figli sarebbero addirittura quattro. 

L’inchiesta dei collaboratori di Navalny

Alina Kabaeva ha attirato l’attenzione anche di Alexei Navalny, il noto attivista dell’opposizione russa ora in carcere, e della sua rete di collaboratori. Come scrive il Corriere della Sera, il gruppo ha pubblicato su di lei un’inchiesta, rivelando come fosse stata messa a capo dell’azienda di comunicazione degli amici di Putin nonostante non avesse mai lavorato prima nel settore. Uno di loro, Georgy Alburov, ha raccontato due giorni fa in alcuni tweet perché anche lei dovesse essere colpita dalle sanzioni (da cui è riuscita finora a sfuggire), considerando il suo patrimonio e tutto ciò che la lega al presidente russo. Ed ecco che il suo nome e la sua foto sono poi spariti dal sito della società National Media Group, rendendola ancora di più un ‘fantasma’. 

Intanto tra i bersagli delle sanzioni ci sarebbero le due figlie di Putin, Maria Vorontsova, 36 anni, e Katerina Tikhonova, 35 anni, entrambe avute dalla ex moglie. Di loro si sa pochissimo: infatti non appaiono mai in pubblico e sembra abbiano cambiato cognome per motivi di privacy.

 

Roberta Davi

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