Sospesa la sperimentazione sui bambini del vaccino anti-covid AstraZeneca. Ad annunciarlo l’Università di Oxford, che ha sviluppato il preparato e che lo stava sperimentando. La decisione in attesa di un’analisi sui possibili legami tra il farmaco ed episodi di trombosi tra gli adulti. A dare la notizia SkyNews. L’agenzia del farmaco del Regno Unito (Mhra) sta prendendo infatti in considerazione l’ipotesi di limitare l’utilizzo del siero per i più giovani. Agli under 30 potrebbero quindi andare altri tipi di vaccino contro il coronavirus.

Le sperimentazioni erano partite a febbraio e avevano coinvolto bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni. Circa 330 i volontari. “Sebbene non ci siano preoccupazioni per la sicurezza nella sperimentazione pediatrica, attendiamo ulteriori informazioni dall’Mhra sui rari casi di trombosi e trombocitopenia che sono stati segnalati negli adulti, prima di somministrare altri vaccini”, ha spiegato il professor Andrew Pollard. Il vaccino anti-covid Pfizer-BioNTech, al contrario, risulta efficace e sicuro anche per gli adolescenti dai 12 ai 15 anni. A farlo sapere le stesse aziende. Efficace al 100% nel prevenire la malattia sintomatica, secondo i trial.

AstraZeneca – che nel frattempo ha cambiato nome in Vaxzevria – è quindi di nuovo al centro delle attenzioni di tutta Europa, alle prese con la corsa contro il covid-19 e contro le sue varianti. Domani, o al limite giovedì, l’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) si pronuncerà in relazione al legame di causa-effetto tra il farmaco e alcuni episodi di trombosi. Il mese scorso diversi Paesi avevano sospeso l’uso del preparato per diversi giorni. Quattro giorni di stop in Italia avevano fatto saltare circa 200mila somministrazioni. Le rassicurazioni dell’Ema, e quindi il reintegro del farmaco, non sono bastate: a quanto scrive Repubblica, se il 94% delle fiale Pfizer è stato somministrato, quelle di AstraZeneca si fermano al 54 per cento.

C’è ancora scetticismo. E questi continui ripensamenti, uniti a una strategia comunicativa incoerente e quindi disastrosa, stanno causando sfiducia e quindi rallentamenti nella campagna vaccinale. Le Regioni in Italia chiedono chiarezza. Non è raro che i convocati rifiutino il preparato  di Oxford.

La settimana scorsa, tornando in Europa, diversi land tedeschi hanno sospeso la somministrazione per gli under 60. Decisioni analoghe sono state prese dall’Olanda e dal Canada. L’Ema quindi potrebbe comunicare delle limitazioni d’uso per particolari categorie ed età. A seguire le decisioni anche dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Una riunione intanto si è tenuta ma, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, “non sarà l’Aifa a prendere la prima decisione sugli eventuali rischi del vaccino, ma la dovrà prendere l’Ema a livello centrale. Se l’Aifa dà una linea, la Germania un’altra, si fa confusione. E’ a livello centrale dell’Ema che vanno date le indicazioni”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.