Appena 24 ore prima Giorgio Palù, presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), aveva rassicurato gli italiani sul vaccino Astrazeneca dopo i decessi sospetti che hanno creato non poco allarmismo tra la popolazione e, soprattutto, tra il personale scolastico e quello delle forze dell’ordine che in queste settimane stanno ricevendo le dosi del vaccino dell’azienda anglo-svedese.

Nel giro di un giorno siamo passati da “nessuna correlazione, nessun nesso causale, se non una relazione temporale, c’è molta emotività” alla sospensione “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema”, l’agenzia europea per il farmaco che si pronuncerà soltanto giovedì 18 marzo. Il blocco – ha spiegato l’Aifa – è “in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso”. Al momento in Europa infatti oltre all’Italia anche Francia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Bulgaria, Danimarca, Norvergia, Islanda e Irlanda hanno adottato la stessa linea.

Un dietrofront, avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì 15 marzo mentre erano numerose le persone in fila per la somministrazione, che non fa altro che creare ulteriore allarmismo tra la popolazione spaventata dalle eventuali connessioni del vaccino Astrazeneca con i decessi avvenuti 24 ore dopo di Sandro Tognatti, professore di musica di Biella, e del militare Stefano Paternò in Sicilia. Casi sospetti anche a Napoli con i decessi del collaboratore scolastico Vincenzo Russo e della docente di inglese Annamaria Mantile, la morte è stata attribuita a uno shock emorragico e arresto cardiocircolatorio conseguente una “ernia strozzata”.

Domenica Giorgio Palù, ospite di ‘In mezz’ora in più’ su Rai3, ha spiegato che “i casi di tromboemoblia sono stati su 11 milioni 250 circa, e siamo ben al di sotto dell’incidenza di questi fenomeni nella popolazione normale, soprattutto negli anziani, cioè circa uno su mille. Bisogna essere molto cauti”.

Palù ha quindi inviato alla “cautela”, evidenziando che la stessa Ema, l’agenzia europea per il farmaco, ha detto che non c’è alcuna relazione diretta, nessun rischio. “E’ vero che la somministrazione di un vaccino può comportare un aumento dell’infiammazione, della coagulazione del sangue ma nel caso in questione questo è stato escluso da studi molto accurati, allo stato non vi sono questi episodi. Tra 7 giorni Ema emetterà un nuovo comunicato sulle reazioni avverse, lo stesso ha già fatto l’Aifa. Io sono assolutamente tranquillo”.

L’ATTACCO DI BASSETTI –  Dopo la decisione dell’Aifa di sospendere il vaccino AstraZeneca “sono molto preoccupato. Così i cittadini perderanno la fiducia nelle istituzioni”. Lo ha detto a LaPresse il professor Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Le stesse autorità che oggi sospendono il vaccino AstraZeneca magari domani lo sbloccano – aggiunge Bassetti – . Credo che in questi casi ci voglia tanta calma, sangue freddo e scientificità . Se guardiamo alla Gran Bretagna, con 17milioni di vaccinati, i fatti ci dicono una cosa e la pancia, le paure, ce ne dicono un’altra”, chiarisce il virologo, convinto che una decisione come quella di Aifa non farà altro che alimentare il folto gruppo nei no vax. “Oggi – conclude – mentre Aifa dice di bloccare i vaccini AstraZeneca, si sta ancora vaccinando. Che cosa mai potrà pensare? Quando si perde la fiducia nella istituzioni, poi, è difficilissimo riguadagnarla”.

LA DIFESA DI AIFA –  “Io mi sento di dire il vaccino è sicuro, anche avendo rivisto tutti i dati. Non è stato approvato troppo presto: è stato approvato con dati meno convincenti, da cui le limitazioni anche dell’età in origine. Aveva dati meno ampi per gli anziani. Era ed è un vaccino su cui si ripongono grandi aspettative anche per i grandi quantitativi, che purtroppo non sono giunti. Questi ultimi effetti su persone giovani hanno destato un sospetto che si è voluto cogliere immediatamente. Da qui questa azione altamente precauzionale”. Così Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, spiega a Radio Capital.

IL SUPPORTO DI PREGLIASCO – “Visto quanto deciso in Austria, Germania e in altri Paesi, a questo punto è meglio sperare in un’azione coordinata europea che dica quello che io credo sarà alla fine un messaggio tranquillizzante. Credo che si tratti di una scelta precauzionale che avrà effetto rasserenante”. Così Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano a LaPresse in merito alla sospensione del vaccino Astrazeneca decisa dall’Aifa in tutta Italia. “È un aspetto precauzionale, prendiamo atto e organizziamo la cosa in modo coordinato per dare una comunicazione trasparente e rasserenante ai cittadini”, ha aggiunto precisando di essere “convinto” che la campagna vaccinale continuerà.

“DECIDONO AIFA E EMA” – Piena fiducia sull’attività di sorveglianza da parte dell’Ema e dell’Aifa, “uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini”. E’ quanto ha sottolineato nelle scorse ore fonti del ministero della Salute dopo i recenti casi di morte di persone a cui era stata somministrata la dose di vaccino, casi che hanno innescato allarme e forti titubanze in ampie fasce della popolazione.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.