Il vaccino AstraZeneca “ha lo 0,002 per cento di casi assoggettabili a patologie gravi. E’ stato pubblicizzato male, purtroppo. Dai miei incontri con i vertici dell’Ema mi è stato ribadito che AstraZeneca è un prodotto fortissimo: teoricamente più la classe è avanzata e più funziona”. Le rassicurazioni arrivano dal generale alpino Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid in un colloquio con il quotidiano ‘Il Foglio‘ dall’hub di Fiumicino.

Il nuovo capo della Protezione civile nelle prossime ore lancerà nuovi centri vaccinali con l’obiettivo di “essere più capillari possibili”. Tornano invece agli effetti di AstraZeneca e all’allarmismo creatosi nei giorni scorsi dopo il blocco di un lotto, Figliuolo sottolinea: “Sui giovani, per paradosso, il vaccino provoca risposte forti perché essendo forte con adenovirus dà una carica importante fin da subito con anticorpi, gli anziani che ne hanno di meno stanno subito meglio. Io farò AstraZeneca. C’è stato un problema di percezione, senza dubbio e una serie di problemi con le liberatorie. Tutto si risolverà quando arriverà Johnson & Johnson, a partire da quelli logistici visto che la dose è unica”.

Poi lancia l’obiettivo: ‘‘Puntiamo a chiudere la campagna entro l’estate, se faremo prima saremo stati più bravi. Se andrà male, tornerò a fare quello che facevo prima. Scherzo, ovviamente. Normalmente faccio le battaglie per vincere – ha sottolineato il commissario – l’importante non sono io, ho detto sì per senso di responsabilità verso lo Stato. Vedrete, vincerà l’Italia”.

Rassicurazioni su AstraZeneca arrivano anche da Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’EMA, l’agenzia europea per i medicinali. “Il nostro comitato di farmacovigilanza ha guardato tutti i dati che abbiamo a disposizione riguardo alla sicurezza di questo vaccino, inclusi gli eventi tromboembolici che si sono verificati, ma che in effetti sono molto rari, stiamo parlando di un numero di casi inferiore a quelli che ci saremmo aspettati se le campagne vaccinali non fossero in corso, nella popolazione in generale” ha detto a Sky Tg24 Cavaleri.

“Essendo casi molto rari non sono stati ancora discussi nel dettaglio, prima di far questo è impossibile concludere. Ad oggi quello che ci sentiamo di dire è che il vaccino risulta sicuro e efficace, quindi bisogna continuare ad usarlo”. “I trombi – ha aggiunto poi – non sono eventi che comunemente vengono associati all’uso di vaccini, poi bisogna vedere di quale vaccino si parla. Questo è un vaccino usato su tutta la popolazione adulta e sugli anziani, una popolazione in cui questi eventi succedono comunque, in cui queste malattie avvengono. È molto importante cercare di capire esattamente cosa sarebbe successo comunque, al di là del vaccino, e che quindi non ha nulla a che fare con il vaccino. Ad oggi non abbiamo nessuna prova che il vaccino possa causare questi eventi, ma ovviamente stiamo indagando per capire meglio”.

Nel Regno Unito – ha aggiunto – che è il Paese che ha vaccinato di più con AstraZeneca con undici milioni di dosi, non hanno visto niente di allarmante o preoccupante su questo fronte, sono dati che rassicurano”. Cavalieri ha spiegato che “ci potrebbe essere bisogno di più tempo, di capire se altri casi di eventi avversi vengono riportati e capire se, effettivamente, ci sia un aumento dei casi dopo la vaccinazione, che non ci saremmo aspettati. Ad oggi non è così, i casi sono molto rari”.

Redazione

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