Aveva ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca l’11 marzo e poi aveva cominciato a stare molto male. La professoressa Augusta Turiaco, 54 anni, siciliana, è morta dopo 19 giorni di agonia al Policlinico di Messina. Dopo la somministrazione aveva subito cominciato ad accusare forti malesseri ed era stata ricoverata. Poi la triste notizia.

Insegnava musica alla scuola Gallo di Messina e aveva aderito con grande entusiasmo alla campagna vaccinale. Tanto che appena fatto il vaccino subito aveva postato la sua foto sorridente su Facebook con la scritta “Vaccino anti-Covid 19 #fatto”. Sempre cordiale e sorridente Augusta Turiaco lascia due figli, due genitori e due fratelli. La famiglia tramite l’avvocato Daniela Agnello ha presentato un esposto alla procura della Repubblica e all’ambasciata tedesca perché la docente era anche cittadina tedesca.

Dopo il vaccino erano iniziati forti mal di testa, si era sottoposta ad analisi che avevano evidenziato la presenza di trombosi e una grave trombocitopenia. Nel giro di pochi giorni era sopraggiunta una emorragia celebrale ed aveva subito un intervento chirurgico. Aveva sottoscritto la richiesta di donazione degli organi e saranno donate le cornee.

“Augusta Turiaco – scrive la famiglia in una nota, come riportato dall’Agi – era una persona straordinaria nella sua normalità che ha trascorso la Sua vita prima tra le sale di concerto e poi tra i banchi di scuola come insegnante. Cittadina e donna onesta, nelle scorse settimane si era sottoposta con entusiasmo alla campagna vaccinale, salvo poi vedersi coinvolta in un incubo che ha avuto purtroppo esito infausto”.

“Lascia dietro di se due figli, due genitori e due fratelli che si porteranno dietro il ricordo di una donna forte e presente, capace di far fronte con coraggio alle difficoltà della vita”, continua la nota. La famiglia ringrazia “di cuore l’encomiabile sforzo dei medici del Policlinico di Messina che hanno seguito incessantemente la vicenda, facendo il possibile”.

“La famiglia, nonostante le ombre emerse, sulle quali chiede comunque venga fatta luce, invita la cittadinanza a non sottrarsi alla campagna vaccinale consapevole della sua importanza, considerate le contingenze pandemiche. Come estremo gesto d’amore Augusta Turiaco aveva manifestato la volontà di donare i propri organi”.

Nei prossimi giorni saranno svolti tutti gli accertamenti ma la nota di Ema e Aifa rassicura sul fatto che il vaccino AstraZeneca sia sicuro ed efficace: “I benefici del vaccino nel proteggere le persone da covid superano i possibili rischi”, c’è scritto chiaramente nella nota dopo che nelle scorse settimane sono stati fatti i dovuti accertamenti.

Nota ripresa anche dall’assessorato alla salute siciliano che recita così: “In seguito alla valutazione, condotta a livello europeo, di un segnale inerente l’insorgenza di trombi nelle persone vaccinate con il vaccino Covid-19 Astrazeneca, è emerso quanto segue: i benefici del vaccino Covid AstraZeneca 19 superano i rischi nonostante un possibile collegamento con casi molto rari di trombi associati a un livello basso di piastrine. Una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, è stata osservata molto raramente dopo la vaccinazione con questo medicinale. Gli operatori sanitari devono vigilare su segni e sintomi di tromboembolia e\o di trombocitopenia. I vaccinati devono essere informati della necessità di consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi quali: la mancanza di respiro, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente dopo la vaccinazione. Inoltre, chiunque abbia sintomi neurologici, inclusi mal di testa grave o persistente o visione offuscata dopo la vaccinazione, o noti i lividi cutanei (petecchie) al di fuori del sito di vaccinazione dopo pochi giorni, deve rivolgersi immediatamente a un medico”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.