Il Riformista continua la sua campagna per evitare che bambini in tenera età siano costretti a vivere dietro le sbarre, tenendo alta l’attenzione sui dati che ogni mese diffonde il Ministero. Il tema delle mamme detenute con figli piccoli al seguito sembra non interessare più la politica. Passata la fase dell’indignazione collettiva e delle frasi ad effetto come «mai più bambini in carcere» si è tornati all’indifferenza di sempre. Evidentemente i politici sono troppo impegnati a conquistare consensi per conquistare poltrone per occuparsi del destino di una ventina di bambini.

Se non portano voti, non valgono l’attenzione. È avvilente constatare che con il passare dei mesi i bambini “reclusi” con le loro mamme aumentano invece di diminuire. Dal 31 agosto al 30 settembre se ne contano tre in più nelle celle campane. Quelle dell’Icam di Lauro, che è un istituto a custodia attenuata, vuol dire che non ha proprio le sembianze di un carcere ma di fatto lo è. Il fatto che gli agenti della penitenziaria non indossino la divisa, che ci siano pareti colorate nelle stanze e scivoli e altalene nel cortile non stravolge la natura di quel luogo che resta un istituto di reclusione per donne che hanno commesso reati e che hanno figli in tenera età.

Parliamo di bambini da zero a sei anni, piccoli che imparano a conoscere il mondo attraverso cancelli che si aprono e si chiudono sempre agli stessi orari, spazi ridotti, rapporti umani e familiari limitatissimi. I numeri illustrano tutta l’indifferenza politica che c’è rispetto a questo argomento. In tutta Italia ci sono 26 bambini “reclusi”, 24 mamme. La metà è in Campania: nell’Icam di Lauro dove si contano 13 bambini, 12 mamme. Erano 10 al 31 agosto. In questo mese sono aumentati e, calcolando che anche ad agosto erano più di luglio, c’è da immaginare che quell’inversione di tendenza annunciata dalla ex ministra Cartabia non ci sarà per il momento.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).