Silvio Berlusconi, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano ormai da mercoledì 5 aprile, chiede già di tornare a casa. A rivelarlo è l’Ansa, che apprende la notizia da fonti sanitarie dell’ospedale dove il leader di Forza Italia è ricoverato in terapia intensiva.

Il ‘solito’ Silvio dunque, la “roccia”, come l’ha chiamato nei giorni scorsi il fratello Paolo: l’ex premier, nonostante le sue condizioni siano stabili e persista in particolare il problema dell’infezione polmonare, vuole tornare alla vita di tutti i giorni.

Berlusconi ha trascorso una nuova nottata tranquilla e in giornata non è previsto un ulteriore bollettino medico da parte del professore Alberto Zangrillo, suo medico personale e primario del reparto di anestesia e rianimazione: proprio il primo bollettino aveva rivelato che il Cav, giunto mercoledì al San Raffale a seguito di una infezione polmonare, è affetto da tempo da una leucemia mielomonocitica cronica per la quale è stato sottoposto a chemioterapia.

Oggi al San Raffaele è stato però il giorno di Gianni Letta, grande amico e consigliere politico di Berlusconi, che lo ha visitato per circa un’ora. “L’ho trovato meglio di quanto pensassi. Abbiamo parlato con il dovuto accorgimento“, spiega Letta rispondendo ai cronisti che, dopo una sua visita, chiedevano notizie sulle condizioni di salute del presidente di Forza Italia.

Gli possiamo fare un augurio di Pasqua – ha aggiunto Letta – perché la strada della rinascita, se non della resurrezione, è imboccata“.

Parla per la prima volta con i giornalisti anche Alberto Zangrillo, che spiega ai cronisti di essere “sereno” in merito alle condizioni di salute perché “stiamo facendo del nostro meglio“. “E sono sereno perché ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me non posso negarlo, c’è un grande coinvolgimento personale ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti una patologia grave in una situazione veramente difficile lui sta rispondendo bene alle terapie“.

Zangrillo ha quindi precisato: “Io mi devo rifare al comunicato che abbiamo fatto due giorni fa, io e il professor Ciceri. È evidente che stiamo parlando di un paziente che ha un’età che tutti conoscete – ha aggiunto il professor Zangrillo – con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso“. Da questo “ne conseguono delle terapie mirate, delle terapie che seguono le linee guida, delle terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, tese al raggiungimento di un obiettivo“. E “il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico. L’infezione polmonare è la complicanza di un quadro clinico patologico di altra natura che stiamo trattando nel modo migliore, cercando, come per tutti i nostri pazienti, di non lasciare nulla al caso“, ha concluso il medico.

Berlusconi “oggi non l’ho sentito ma dice di sentirsi bene questo e questo è già un fatto positivo. È sempre stato un leone, sono tutti ottimisti e confidano nel suo coraggio e nella sua forza, siamo tutti convinti che tornerà presto”, ha fatto sapere invece Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e coordinatore nazionale del partito. “Intanto noi come partito stiamo lavorando a un grande evento a Milano che potrebbe segnare il suo ritorno in pubblico“, ha rivelato in collegamento telefonico con skytg24 il ministro.

Redazione

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