É il giorno del dolore, delle lacrime, del ricordo e dell’affetto. Una comunità politica, aziendale (bellissima la lettera di Piersilvio ai collaboratori in Mediaset), sportiva, e popolare (l’Italia che lo ha amato o ammirato), saluta il suo demiurgo, e si stringe attorno a una famiglia (fratello, figli, nipoti, cui vanno le mie più sincere condoglianze e un abbraccio, visto che ho avuto il piacere di conoscerli).

Il padre di tutto, così consustanziale, persino nel corpo, alla storia di questa Nazione, viene abbracciato, prima dell’ultimo viaggio. Ha amato gli italiani. Non li ha mai giudicati, mai voluti educare a colpi di dirigismo come fossero sudditi indisciplinati. Silvio Berlusconi è stato un uomo di popolo. Eccezionale. Ma di popolo. E oggi si concede il meritatissimo, ultimo bagno di folla. Spero oceanica, e rispettata da tutti, anche dai detrattori del Dottore. Che con gli italiani, anche quelli che non lo votavano, ha stabilito un rapporto diretto, a volte quasi intimo, a giudicare dai messaggi che io stesso, nel mio piccolo, sto ricevendo.

Al momento, io trovo blasfemo anche solo parlare di futuro e politica. Anche se nell’asciugarsi le lacrime si intravvedono, appannati, bagnati, una serie di dubbi. In molti si chiedono se Forza Italia sopravviverà al suo inventore, che ne era unico patrimonio politico, e se saprà costituire la gamba concreta e liberale del Governo. Si batterà come una leonessa per riformare la giustizia, dopo che il Presidente è stato per decenni aggredito da Pm che non cercavano reati, ma solo di assistere, con inchieste ridicole, la grancassa mediatica e politica che ne macchiasse l’immagine e ne erodesse il consenso?

Sulla concorrenza (anche per balneari e tassisti), terrà fede al Dna del suo pigmalione, che la concorrenza l’ha incarnata lanciandosi, armato solo di idee ed entusiasmo, contro lo status quo del monopolio pubblico, e scardinandolo in un’esplosione di fantasia libertaria? Si ricorderà di essere stata plasmata per allargare a tutti, e non restringere a favore di pochi, le opportunità di lavoro e benessere? O si allineerà al corporativismo imperante contro cui è nata?Sulla riforma fiscale troverà soldi tagliando la spesa pubblica, per omaggiare il ‘meno tasse per tutti’, che il Presidente ha eletto a richiesta sacrosanta?

Perché lui, così educato e in privato anche titubante, a volte, poi osava. Dopo aver molto meditato, osava eccome. Forza Italia saprà farlo? O sceglierà l’ordinaria amministrazione? Se sì, allora il futuro del Governo dipenderà solo dalla tenuta di Meloni e S alvini. Di sicuro, servirà molta compostezza. Vi prego: evitate faide, o di muovervi come elefanti in una cristalleria. Sarebbe molto poco berlusconiano.Intanto, qui a Milano oggi in tanti piangeremo un uomo che per noi è stato eroe, combattente, esempio, amico. Oggi conta solo questo.

Andrea Ruggieri

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