Grazie ai social negli ultimi mesi si sta ritagliando il suo spazio politico Francesco Emilio Borrelli. Il consigliere regionale dei Verdi, campioni di equilibrismo che sostengono Vincenzo De Luca in Regione e Luigi de Magistris al Comune di Napoli, si è elevato a paladino della legalità.

Non c’è, infatti, giorno che Borrelli con le sue dirette social non metta in risalto tutto ciò che c’è di illegale in città. Dalla battaglia contro i parcheggiatori abusivi alla “mala Napoli”, ovvero coloro che non hanno rispetto dei beni comuni e, a suo avviso, si comportano male. Pazienza se qualche volta gli capita di inciampare e incorrere in qualche strafalcione nonostante il tesserino da giornalista professionista ottenuto nel 2005. Dalle riprese video di minori, alla diffusione di qualche fake news (l’ultima è quella di un minore alla guida di un autobus pubblico a Napoli), al fatto di avere una mamma che affitta un ‘basso‘ ad una ‘colonia’ di cingalesi.

Borrelli è per la legalità e tutte le sue azioni sono mosse da questo principio fondamentale. In uno degli ultimi video pubblicati su Facebook mostra il suo intervento a ‘La vita in diretta‘ sul caso del concerto abusivo di un neomelodico che c’è stato il 28 luglio scorso a Pianura, popoloso quartiere occidentale di Napoli. Nel video, però, il paladino della legalità (o chi per lui) non si è accorto di non aver tagliato tutto ciò che si vede nel browser Google Chrome. E da un semplice sguardo si può immediatamente notare che Borrelli (o ripetiamo chi gli ha scaricato il video) è un fruitore di siti pirata.

In particolare nella barra dei preferiti si può notare il collegamento a RojaDirecta, noto portale per vedere le partite senza dover pagare le pay-tv, quello a Streaming P2PTv, per non perdersi nessuno degli ultimi film in uscita, e TNT Village sito per scaricare film e musica dei cosiddetti Torrent.

Da paladino della legalità a fruitore di siti pirata? Già immaginiamo le giustificazioni di Borrelli: magari sarà stato qualche video girato dal pc di uno dei sui numerosissimi seguaci o da un computer di un internet point. Chissà. Difficile che il consigliere regionale (in piena campagna elettorale in vista delle elezioni di settembre) e, ripetiamo, giornalista professionista (mai richiamato dai vertici della categoria nonostante la diffusione di qualche bufala allarmistica di troppo) chieda scusa e ammetta l’errore.

Non l’ha fatto la settimana scorsa, quando fece cadere in una colossale fake news addirittura Il Mattino, il primo giornale della città di Napoli, dando per scontato (anche se sul posto non c’era stato) che alla guida di un autobus del trasporto pubblico napoletano ci fosse un ragazzino. Tutt’altro: il mezzo era guidato da una donna di 44 anni, moglie dell’autista, e prossima ad entrare in servizio a settembre. La signora stava effettuando una esercitazione non autorizzata dall’ANM e per questo è stata punita insieme al coniuge. Quest’ultimo è stato temporaneamente sospeso mentre la donna probabilmente ha visto andare in fumo l’entrata in servizio a settembre. Alla base però di questa vicenda c’è il falso allarme lanciato dal Borrelli (che ha poi cancellato il video dai suoi canali social) e da chi lo ha ripreso.

Così il giorno dopo chi da Milano, Torino, Verona, o addirittura dall’estero, ha letto il principale giornale di Napoli ha appreso che nella città del Vesuvio gli autobus del trasporto pubblico sono anche guidati da minori. Una falsa notizia smentita sia dall’Anm che dai sindacati di categoria che però non ha indotto Borrelli a chiedere scusa per l’allarmismo e il danno d’immagine creato alla città nella quale vive. Tutt’altro. In una successiva intervista, ha confermato che per lui, che (lo ripetiamo) non era sul posto quando si è verificato l’accaduto, alla guida dell’autobus c’era un bambino. “Al volante in questa foto vi sembra una donna di 44 anni?” ha perseverato 24 ore dopo la fake news lanciata senza le dovute verifiche.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.