Quattro miliardi di euro per il sostegno alle attività colpite dall’emergenza Covid, fondi per il sistema sanitario e i tamponi al medico di base, 5,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga – con il blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo – e 3 miliardi per l’assegno unico familiare a partire dal 1 luglio 2021.

Sono alcune delle misure contenute in una bozza della manovra ancora provvisoria e ‘comparsa’ sui radar con quasi un mese di ritardo sulla tabella di marcia. Il testo era stato approvato salvo intese nel Consiglio dei ministri del 17 ottobre ed era atteso in Parlamento il 20 ottobre. Ma il faldone è sparito per giorni e giorni negli uffici di un governo alle prese con le nuove chiusure e i decreti ristori per venire incontro alle esigenze di attività e professionisti colpiti dai lockdown locali.

Ora l’ultimo giro sulle scrivanie dei ministri, con parecchi punti da rivedere e pochissimo tempo per farlo, visto che alla Camera scalpitano per mettere le mani sul testo che, calendario alla mano, difficilmente riuscirà ad avere le usuali tre letture. Alle modifiche dei parlamentari è destinato un tesoretto di 800 milioni per il 2021 e 400 per il 2022. Ma il dibattito è appena iniziato, perché il premier Giuseppe Conte ha convocato per lunedì un incontro con le parti sociali.

Nel testo ci sono le principali ‘novità‘ annunciate le scorse settimane. Il ‘pacchetto Covid’ prende ampio spazio: oltre al fondo da 4 miliardi “per il sostegno delle attività produttive maggiormente colpite dall’emergenza”, con contributi a fondo perduto, arrivano 870 milioni per decongestionare il sistema diagnostico con i tamponi rapidi dal medico di base.

Stretta sulle pensioni d’oro. Lo prevede un articolo della bozza di Manovra che LaPresse ha potuto visionare. “La disposizione – si legge nella relazione illustrativa – mira a dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 234 del 2020 riducendo da cinque anni a tre anni l’ambito di applicazione delle riduzioni delle pensioni i cui importi sono superiori a 130.000 euro (cosiddette pensioni d’oro) e prorogando le disposizioni in materia di perequazione automatica dei trattamenti pensionistici introdotte dalla legge di bilancio 2020”

E ancora un’indennità per gli infermieri e una del 27% per medici, veterinari e sanitari, 210 milioni nel biennio per nuovi contratti di specializzazione di medici, e la proroga fino al 31 dicembre delle assunzioni temporanee del Sistema sanitario. Per il rifinanziamento della cassa integrazione Covid – per ulteriori 12 settimane – arrivano altri 5,3 miliardi, con lo stop ai licenziamenti fino al 31 marzo come concordato al termine della lunga trattativa con sindacati e associazioni datoriali.

Per il reddito di cittadinanza vengono stanziati ulteriori 196 milioni nel 2021 che aumentano fino a 477 a decorrere dal 2028. Sostegno anche al mondo dello spettacolo, con l’incremento del tax credit dal 30% al 40%.

Confermato l’assegno unico familiare – 3 miliardi nel 2021 con il via a luglio, 5,5 per il 2022 – il bonus bebè e il congedo di 7 giorni per i neo papà, lo stop dei contributi per 3 anni, o per 4 anni in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, per le assunzioni di giovani fino a 35 anni, la proroga di opzione donna e Ape sociale, del bonus facciate e per le ristrutturazioni, del bonus verde e del credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali, quest’ultimo fino a fine 2022.

Come annunciato dal ministro per l’Ambiente Sergio Costa riparte il ‘bonus bici’ con 100 milioni per avere uno ‘sconto’ di massimo 500 euro per l’acquisto di due ruote, anche elettriche, monopattini e altri mezzi green. Arriva un fondo con una dotazione di 2,5 miliardi per l’anno 2022 e 1,5 a decorrere dall’anno 2023 per “la fedeltà fiscale” per finanziare i primi interventi in attuazione della legge delega sulla riforma fiscale e cambia la lotteria degli scontrini, cui si potrà partecipare solo con i pagamenti elettronici.

Sul fronte imprese, arriva un fondo per l’imprenditoria al femminile, la proroga al 30 giugno della garanzia di Sace alle aziende, e incentivi fiscali “in caso di operazioni di aggregazione aziendale realizzate attraverso fusione, scissione o conferimento d’azienda” realizzate nel corso del 2021. Il fondo Pmi viene incrementato di 300 milioni nel 2021 e 500 milioni nel 2022, mentre vengono prorogate le misure di sostegno alle micro, piccole e medie imprese, incluse quelle del turismo. (Lapresse)

Redazione

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