Tra Unione Europea e Regno Unito si va allo scontro, con l’accordo definitivo sulla Brexit sempre più lontano. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato in una conferenza stampa che l’organismo da lei presieduto “ha inviato oggi al Regno Unito una lettera di messa in mora per aver violato i suoi obblighi ai sensi dell’accordo di recesso” in riferimento alla Brexit. La von der  Leyen ha precisato quindi che “ciò segna l’inizio di un processo formale di infrazione contro il Regno Unito. Ha un mese di tempo per rispondere alla lettera di oggi”.

“L’articolo 5 dell’accordo di recesso – spiega la nota della Commissione europea – stabilisce che l’Unione europea e il Regno Unito devono adottare tutte le misure appropriate per garantire l’adempimento degli obblighi derivanti dall’accordo di recesso e che devono astenersi da qualsiasi misura che possa compromettere il raggiungimento di tali obiettivi. Entrambe le parti sono vincolate dall’obbligo di cooperare in buona fede nell’esecuzione dei compiti derivanti dall’accordo di recesso”.

L’azione legale riguarda la proposta di legge sul mercato interno (Internal market bill) che per la Commissione “violerebbe in modo palese il protocollo sull’Irlanda / Irlanda del Nord, in quanto consentirebbe alle autorità britanniche di ignorare l’effetto giuridico delle disposizioni sostanziali del protocollo ai sensi dell’accordo di recesso”. Inoltre, si legge ancora nella nota “rappresentanti del governo britannico hanno riconosciuto questa violazione, affermando che lo scopo era di consentirgli di discostarsi in modo permanente dagli obblighi derivanti dal Protocollo.

Il governo britannico non è riuscito a ritirare le parti controverse del disegno di legge, nonostante le richieste dell’Unione europea” e agendo in questo modo “ha violato il suo obbligo di agire in buona fede, come stabilito nell’articolo 5 dell’accordo di recesso. Inoltre, ha avviato un processo che, a seguito dell’eventuale approvazione del disegno di legge, ostacolerebbe l’attuazione dell’accordo di recesso”.

Sull’altro fronte il Regno Unito sembra pronto al muro contro muro, col governo britannico che ha sottolineato di voler rispondere alla lettera dell’Unione europea “a tempo debito”.