I carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazioni, sono impegnati in costanti controlli in ospedali, ospizi e laboratori per verificare il rispetto delle norme che assicurano sicurezza a dipendenti e ai pazienti. Due verifiche eseguite in questi giorni dai militari – comandati da Vincenzo Maresca e dal maggiore Gennaro Tiano – in due ospizi, uno a Castel Volturno e l’altro nel cuore della zona alta della città, all’Arenella, si sono concluse con richieste di chiusura delle due case famiglia. Problema serio che coinvolge il Comune di Castel Volturno e quello di Napoli che con l’assessore alle Politiche sociali, Monica Buonanno, dovrà ritirare l’autorizzazione per l’assistenza agli anziani.

I due ospizi sono balzati agli onori della cronaca per i malori da Covid che hanno colpito i vecchietti ricoverati in locali che per loro e chi li assisteva si sono trasformati in un focolaio infettivo. Intanto nulla di fatto per l’assistenza domiciliare. Era in programma al centro direzionale un incontro tra la task force Coronavirus e i sindacati dei medici di medicina generale. Un incontro tecnico per far partire l’assistenza domiciliare per i cittadini che stanno superando la positività al Covid-19. Il confronto si è interrotto bruscamente.

“Proprio così – spiega Giuseppe Tortora, vicepresidente nazionale del Sumai, per i medici di famiglia – perché alla disponibilità del nostro sindacato e della Fimmg a far partire subito l’assistenza domiciliare la Regione ha comunicato il blocco del decreto di liquidità. C’è un accordo a livello nazionale firmato a settembre dell’anno scorso – ricorda il Tortora – che prevede il pagamento immediato degli arretrati dovuti ai medici di famiglia, ai pediatri e ai colleghi della specialistica ambulatoriale che lavorano su piattaforma digitale. La Regione ritiene quel decreto non operativo perché non accompagnato da una relazione tecnica. Il Sumai, in accordo con i colleghi della Fimmg, a questo punto ha interrotto la riunione. Dopo alcuni chiarimenti con i rappresentanti della Regione abbiamo sospeso il confronto decidendo di rivederci la prossima settimana per consentire alla giunta di chiedere delucidazioni al governo”.

Intanto la farmacologa Annalisa Capuano del Policlinico Vanvitelli ha concluso uno studio sul globesato mesilato, inibitore delle proteasi feriniche, enzimi presenti sulla superficie delle cellule polmonari. Potrebbe essere un’arma in più contro il Coronavirus: il Cotugno si è dichiarato pronto a far partire la sperimentazione. Si attende il via libera dall’Aifa.