L'analisi
Campi Flegrei: la terra trema, return risponde: un approccio multilivello al rischio sismico

Il rischio sismico e quello vulcanico sono tra i temi d’interesse prioritario nel progetto RETURN (Multi-risk science for resilient communities under a changing climate), un programma di partenariato esteso, nato dall’esigenza di affrontare in modo sistemico e su scala nazionale, nel medio e lungo periodo, l’analisi dei rischi ambientali, naturali ed antropici.
L’approccio
L’importante progetto finanziato dal MUR con le risorse del PNRR e coordinato, da un punto di vista scientifico e amministrativo, dall’Università di Napoli Federico II, è strutturato attraverso un soggetto attuatore (hub) e otto soggetti esecutori, responsabili di altrettante aree tematiche (spoke). Tra queste c’è quella sulla pericolosità sismica e vulcanica, che, tra le diverse aree di studio, si occupa anche dei Campi Flegrei e di Somma-Vesuvio. Nel progetto vengono messi a punto nuovi metodi statistici, che includono l’intelligenza artificiale, per l’interpretazione dei segnali geochimici e geofisici del sistema di monitoraggio dei vulcani attivi campani. In particolare, è stato possibile mettere in relazione il sollevamento del suolo, l’attività sismica, la distribuzione delle faglie attive e l’attività delle fumarole nell’attuale crisi bradisismica dei Campi Flegrei. L’obiettivo finale è quello di stimare la pericolosità e la potenzialità di danno del sistema vulcanico, che finora non ha registrato effetti significativi su strutture ed infrastrutture.
Le strategie
RETURN adotta un approccio multi-rischio per costruire condizioni resilienti in ambienti urbani e metropolitani e in relazione alle infrastrutture critiche, per contrastare le conseguenze e gli effetti dovuti a rischi interconnessi e legati al cambiamento climatico. A questo scopo i ricercatori, utilizzando l’IA, stanno lavorando alla realizzazione di un “virtual test bed” di progetto, ossia un modello digitale che consente di simulare processi multi-rischio (concomitanti o a cascata) attivabili in contesti rappresentativi di insediamenti urbani e metropolitani (Returnville) in Italia, partendo da un mosaico assemblato di “frammenti” di territorio (Returnland). Returnville consentirà di valutare gli effetti dell’applicazione di strategie di mitigazione e adattamento nella riduzione degli impatti.
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