Legalizzazione della coltivazione per uso personale di quattro piantine e pene detentive più basse per lo spaccio di lieve entità di Cannabis: dalla Commissione Giustizia della Camera arriva il primo via libera al testo “Magi-Licantini”, per un approccio meno repressivo al tema delle droghe leggere. È terminato ieri l’esame degli emendamenti, atteso per oggi il mandato al relatore per l’arrivo in Aula del testo il 24 giugno.

“Un modo per sostenere chi ne fa un uso terapeutico e per togliere terreno allo spaccio”, spiega il presidente della Commissione Mario Perantoni (5 stelle), relatore provvedimento. “Tra le altre novità che rafforzano l’impianto”, segnala, “le pene detentive per lo spaccio di lieve entità di Cannabis scendono dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi; il consolidamento di un principio già contenuto nel testo base, cioè non potrà essere mai considerato ‘fatto di lieve entità’ la cessione di sostanze stupefacenti a minori da parte di persone di maggiore età; l’istituzione di una giornata nazionale sui danni derivanti dall’alcolismo, dal tabagismo, dall’uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope da tenere ogni inizio di anno scolastico negli istituti di primo e secondo grado. Grazie al contributo costruttivo di tutti i colleghi abbiamo scritto un testo molto equilibrato e concreto che va incontro alle istanze di larghissima parte della società senza compromettere l’esigenza di rigore nel contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti”, rivendica Perantoni.

La fine dell’esame in commissione arriva dopo due anni e mezzo, ricorda Riccardo Magi, presidente di Più Europa e primo firmatario del testo: “Ho depositato la proposta sulla legalizzazione della coltivazione domestica di Cannabis per uso personale e sulla riduzione delle pene per i reati di lieve entità alla fine del 2019, per modificare almeno queste parti del Testo Unico sugli Stupefacenti in mancanza di condizioni politiche per una più ampia riforma. Il termine delle votazioni in Commissione Giustizia è un fatto positivo”, sottolinea il deputato radicale, “ora si arrivi rapidamente al dibattito e al voto in Aula. È un’occasione preziosa per cominciare a riformare politiche iper repressive, dannose e controproducenti per la salute dei cittadini, per la lotta alla criminalità, per l’impatto sul sistema penitenziario e dell’amministrazione della giustizia. La norma peraltro recepisce le indicazioni al Parlamento arrivate dalla Conferenza nazionale sulle droghe tenutasi a Genova nell’ottobre scorso, l’appuntamento istituzionale che in base alla legge è preposto a fornire al legislatore le indicazioni per le modifiche da apportare alla legge”.

Per il dem Marco Furfaro il via libera della Commissione giustizia è “un bel segnale: finalmente il Parlamento va oltre i pregiudizi, le tesi antiscientifiche e si confronta con la realtà“. Di tutt’altro avviso Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, contrari al provvedimento. “Con tutti i problemi che hanno gli italiani, ci sono parlamentari che pensano alle canne…Ma basta!”, il commento di Matteo Salvini. “Siamo contrari a questo testo – ha spiegato il capogruppo azzurro in Commissione Pierantonio Zanettin – perché siamo contrari al messaggio che si darebbe ai giovani».

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