L’ultimo capitolo alla voce “armi” nella guerra in Ucraina riguarda le armi laser. L’agenzia Reuters ha scritto che la Russia sta usando una nuova generazione di questa tipologia di strumenti per colpire droni e satelliti nemici. E la conferma è arrivata dal vicepremier russo Yuri Borisov. Sarcastico sul punto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha osservato come questo utilizzo sia la certificazione del “completo fallimento dell’invasione”.

È però certo che le armi laser stanno diventando sempre più una realtà nella tecnologia militare anche se non si sa molto di queste armi russe, che sarebbero innanzitutto di due modelli: “Zadira” e “Peresvet” intorno alle quali si sta creando una grande attenzione dopo le dichiarazioni di Mosca. Laser, innanzitutto, è l’acronimo di “amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione”. Le caratteristiche e la capacità di una luce di questo tipo di concentrare molta energia in un’unica direzione e su una piccola superficie hanno portato al loro uso in ambito militare.

La prima volta che il presidente russo Vladimir Putin parlò di armi laser fu nel 2018. Parlò del Peresvet: di funzione difensiva, nome ispirato da un monaco guerriero del XIV secolo eroe della battaglia di Kulikovo, in servizio dal dicembre 2019. Somiglia a una sorta di telescopio-cannone montato su un camion rimorchio corazzato e sarebbe in grado di accecare satelliti a una distanza di 1.500 chilometri. È stato sviluppato per difendere postazioni mobili e silos missilistici. Alcune fonti riportate da Sky hanno riferito che è stato testato nella guerra in Siria.

Il viceministro Boris ha parlato però anche di un’altra arma, Zadira, annunciando che l’arma è stata già trasferita sul campo di battaglia. Capace di arrivare alla “distruzione termica fisica del bersaglio” con gli obiettivi che verrebbero quindi in questo caso “bruciati”. L’arma sarebbe trasportabile su veicolo e avrebbe un raggio di azione di circa cinque chilometri. Almeno cinque esemplari sarebbero stati costruiti.

Le armi laser sono in sperimentazione dagli anni ’70 almeno. Sistemi laser ad anidride carbonica, a elettrone libero o a ossigeno-iodio. Al momento i Paesi che utilizzano armi laser sono almeno una decina: Stati Uniti, Russia, Francia, Iran, Regno Unito, Turchia, India, Germania, Israele e Cina. L’azienda italiana Leonardo, come scrive Il Corriere della Sera, realizza circa l’80% del marcato internazionale dei laser militari ad alta energia. Il Paese più all’avanguardia sulle armi laser al momento sembra essere Israele.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.