Antonello Fassari nasce il 4 ottobre 1952 a Roma. Fassari è conosciuto specialmente per aver interpretato Cesare Cesaroni nella fiction di grande successo I Cesaroni. Fassari ha anche interpretato Ciro Buffoni nel film Romanzo Criminale altra pellicola di enorme successo ambientata a Roma.

A giugno tornerà nei panni di Cesare a dieci anni dalla fine delle serie di Canale 5. Ora ha due film in uscita e sarà in teatro a Milano e Roma con ‘Farà giorno’. “Ora per lavorare devi fare i provini: un’umiliazione. In questo mestiere la libertà è finita”

Gli studi cinematografici di Antonello Fassari

Fassari è figlio di Osvaldo Fassari e di Adriana Gambardella dopo aver conseguito il diploma all’Accademia d’arte drammatica “Silvio d’Amico” nel 1975, debutta a teatro prendendo parte all’opera Partita a scacchi diretto da Luca Ronconi, regista che segue in molti altri spettacoli.

La carriera di Fassari tra cinema e teatro

La sua carriera si divide tra attività teatrale, radiofonica e televisiva: in particolare prende parte a diverse serie e programmi TV, tra cui i più famosi sono Avanzi, Anni ’50, Al di là delle frontiere e I Cesaroni.

Dal 1973 è in scena in opere come Calderon, La torre, L’utopia, Il pappagallo verde, La contessina Mitzi e Besucher. Parallelamente alla sua attività sul palcoscenico l’attore inizia una carriera cinematografica notevole, il cui esordio risale al 1979 nel film di Paolo Cavara Atsalut pader al fianco di Gianni Cavina. A questa pellicola segue poi un ruolo minore ne La cicala, diretto da Alberto Lattuada.

Fassari è una presenza importante anche sul piccolo schermo, dove recita in serie televisive come Il commissario Corso (1987), I ragazzi della 3 C (1987), Festa di Capodanno (1988), ma anche in programmi televisivi come Scusate l’interruzione nel 1990, occasione in cui ha l’opportunità di mettere in luce il suo straordinario talento comico.

L’addio tra Fassari e Rita dalla

Risale al 2008 un commento di Rita Dalla Chiesa ex compagna di Fassari. “Cosa ha in serbo il destino per noi, vedremo. Ci conosciamo da molto tempo – dichiara Rita Dalla Chiesa all’Adn –  Antonello è molto protettivo con me. La nostra la definirei un’amicizia profonda“.  Un commento rilasciato ai giornali in un momento in cui la Dalla Chiesa e Fassari lavoravano fianco a fianco nel programma “Il ballo delle debuttanti”, condotto da Rita Dalla Chiesa e in cui Fassari era uno dei giurati.

La malattia di Antonello Fassari

Per un lungo periodo Antonello Fassari è sparito dalle scene lavorando con molta meno frequenza rispetto al passato. Come ammesso in una recente intervista, l’attore romano ha dovuto lottare con un problema di salute, che ha fatto letteralmente spaventare i suoi fan.

Pare che Fassari abbia seriamente sofferto di ansia e depressione. Un male psicologico che ovviamente è molto difficile e complesso da superare, perché riguarda lo stato mentale e caratteriale della persona affetta, e che si ripercuote anche sugli impegni lavorativi e quotidiani. A Fassari è stata poi diagnosticata una malattia chiamata angina, un dolore al torace, provocato da un’insufficiente ossigenazione del cuore.

“Stavo male, non riuscivo a fare le cose di tutti i giorni. Sentivo come una carpa dentro, qualcosa che mi mordeva. Ero divorato dalle ansie. Però fortunatamente le cure mediche e le attenzioni di persone preparate mi hanno salvato la vita”

Quando i fratelli Vanzina notarono Antonello Fassari

Viene presto notato e lodato dai fratelli Vanzina e nel 1987 è nel film di Carlo, Montecarlo Gran Casinò. Nel 1988, invece, è diretto da Neri Parenti in Casa mia, casa mia… . Queste interpretazioni gli consentono poi di essere voluto dal re della commedia all’italiana, Mario Monicelli, per un film drammatico, Il male oscuro, che esce nel 1990. Un altro ruolo simile – e forse la sua migliore interpretazione – lo ricopre l’anno successivo ne Il muro di gomma di Marco Risi, produzione che racconta la tragedia di Ustica.

Nel 1992 prende parte a uno dei film migliori di Carlo Mazzacurati, Un’altra vita, mentre nel 1995 recita in Camerieri di Leone Pompucci e nel dramma di Marco Tullio Giordana Pasolini, un delitto italiano. In televisione appare in serial come S.P.Q.R. e Anni ’50, entrambi del 1998.

Nel 2000 Fassari si fa anche regista cinematografico dirigendo Il segreto del giaguaro, la storia di un romano coatto sciupafemmine che vede la partecipazione del rapper Er Piotta, al fianco di due miti della recitazione, Lando Buzzanca e Ugo Conti. Il film non riscuote molto successo e Fassari torna alla recitazione diretto da grandi maestri del cinema italiano, come Ettore Scola, che lo vuole per il suo film Gente di Roma.

La televisione è però il mezzo che stabilizza maggiormente la sua popolarità soprattutto a partire dal 2006, quando raggiunge anche il pubblico giovanile nel ruolo dello zio Cesare ne I Cesaroni, vero e proprio successo di Canale 5. Un ruolo in cui ricalca lo stereotipo del romanaccio appassionato di calcio, che porta avanti fino al 2014, mentre inizia ad apparire in serie come Codice rosso (2006) e Medicina generale (2007), forte del buon risultato ottenuto con la serie TV. Al cinema, più recentemente, recita in Suburra di Stefano Sollima, pellicola del 2015, mentre partecipa al film di Claudio Amendola per Prime Video, I cassamortari, del 2022.

Redazione

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