“Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto”. Dopo aver dato il triste annuncio della morte di suo marito Paolo Rossi, Federica Cappelletti ha ricordato così il marito. A corredo una foto di lui che cammina di spalle con le loro due bambine su una spiaggia, verso il mare. Un modo semplice, delicato e struggente per salutare il suo amato marito.

Federica Cappelletti è stata la seconda moglie di Paolo Rossi, è una giornalista e scrittrice. Scrisse a quattro mani con il marito il libro “Quanto dura un attimo”, pubblicato lo scorso anno. Nel libro si racconta la storia del calciatore che in due anni passo dalla squalifica con la pesante accusa di aver truccato la partita Avellino-Perugia nel 1980 al Mondiale vinto da protagonista: portò in rete 6 goal che regalarono all’Italia il titolo e immortale il suo nome. “Mia moglie è stata fondamentale – disse Rossi – È lei che ha insistito (per scrivere il libro, ndr). Voleva scoprire perché, dopo così tanti anni, la gente mi ferma ancora per strada ricordando l’esperienza spagnola della nostra Nazionale”.

Il calciatore in gioventù aveva sposato Simonetta Rizzato. Dalla loro unione nacque il primo figlio Alessandro nel 1982, l’anno d’oro dell’attaccante. Poi quel matrimonio finì. Nel 1998 conobbe Federica Cappelletti. Si sposarono nel 2010 a Roma. La foto che la giornalista ha postato per l’ultimo saluto è stata scattata alle Maldive dove i due hanno felicemente rinnovato la loro promessa nuziale. Il loro è stato un grande amore. Hanno avuto due figlie, Maria Vittoria di 10 anni e Sofia di 8.

Parlando della loro storia lei una volta disse: “Per me Paolo non è il calciatore, il personaggio, ma l’uomo che mi fa trovare i bigliettini disseminati per casa e scrive lettere d’amore. Un giorno mi ha detto: ‘Io nella vita ho avuto tantissimo, adesso lo voglio dare a te'”.

Avatar photo

Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.