Si chiama Denisa, ha 20 anni e vive in un campo rom di Roma. Martedì scorso, 28 febbraio, sarebbe stata sottoposta dai carabinieri a un tampone salivare per il prelievo del Dna. I militari le avrebbero poi mostrato delle fotografie della piccola Denise Pipitone e del padre, Pietro Pulizzi, con la giovane che ha chiarito di non conoscere.

A rivelare l’ultimo, importante, particolare sulla scomparsa della piccola Desine, sparita il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo all’età di 4 anni, è stata la trasmissione “Quarto Grado” in onda venerdì 3 marzo sulle reti Mediaset e condotta da Gianluigi Nuzzi.

Nel servizio viene intervistata la giovane in questione che per motivi di sicurezza non viene mostrata al pubblico. La ragazza si trova in Italia da cinque anni e vive in un campo nomadi. alla periferia di Roma. Denisa, altra analogia con il nome della bimba siciliana scomparsa, dice di essere di origine bosnica. Da piccola è cresciuta con la nonna e a tre anni sarebbe stata in Italia per poco tempo. Dice di non avere foto della sua infanzia, di non aver mai conosciuto il padre mentre la madre vive in Bosnia. Le vengono mostrate le fotografie di Denise Pipitone e del papà è conferma che sono gli stessi volti che le hanno mostrato i carabinieri nei giorni scorsi.

TEST NEGATIVO: SEGNALAZIONE DI VICINI CURIOSI – Secondo l’anagrafe, la ragazza, che si chiama Denisa Beganovic, sarebbe nata in Bosnia nel 2002, due anni dopo Denise Pipitone, il 29 settembre 2002. Data dunque che on coincide con quella di Denise Pipitone, nata il 26 ottobre 2000.

Test che – riferisce l’agenzia Ansa – è risultato negativo. L’ennesimo tentativo di trovare Denise sotto un’altra identità e ormai ventenne nasce dalla segnalazione dei carabinieri della stazione romana di Talenti che avevano raccolto le indicazioni dei vicini di casa della bosniaca, che si erano incuriositi per il nome simile a quello della bimba scomparsa e anche per la presunta somiglianza.

La segnalazione dei militari dell’Arma è stata poi trasmessa alla Procura di Marsala che ha chiesto loro di acquisire, col consenso della giovane, il Dna per una comparazione con quello della bambina.

LE PAROLE DI NUZZI – “Attenzione, le forze dell’ordine, quindi non un programma televisivo, non una donna che vuole avere pubblicità, non la difesa che assiste la famiglia, questa volta – chiarisce Nuzzi -sono state le forze dell’ordine, evidentemente incaricate da un ufficio giudiziario, a fare accertamenti e a mostrare alla donna le fotografie di Denise e della famiglia, spiegando alla giovane ragazza di non andare via da Roma”.

LA REAZIONE DEI GENITORI – Immediata la reazione della famiglia di Denise Pipitone. “Siamo stati informati ieri sera per mezzo dei vari messaggi che ci sono pervenuti. Non eravamo a conoscenza di nulla. Rimaniamo in attesa di eventuali notizie concrete, sempre con i piedi a terra. Non possiamo permetterci illusioni dolorose”. E’ quanto scrivono sul loro profilo social i genitori Piera Maggio e Pietro Pulizzi.

Giacomo Frazzitta, legale della famiglia, è polemico. “Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore una madre e un padre in attesa. E queste cose non dovrebbero accadere” commenta all’Ansa.

 

Redazione

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