“Il pessimista si lamenta del vento, l’ottimista aspetta che cambi, il realista aggiusta le vele”, scrive Francesco Giorgi come motto su Twitter. E il motto riassume la sua grande passione per la vela, uno stile di vita fatto di mare e vento. Assistente parlamentare e compagno dell’ormai ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, è coinvolto insieme a quest’ultima nello scandalo che ha travolto il Parlamento Europeo, il Qatargate, l’indagine della magistratura belga contro alcuni membri del parlamento Europeo accusati di aver accettato denaro da Doha per ammorbidire la posizione dell’Ue nei confronti del Paese mediorientale che ospita i Mondiali di calcio in corso.

Nato ad Abbiategrasso 35 anni fa, Giorgi, secondo quanto riporta il suo profilo Linkedin, è ‘Experienced Parliamentary Assistant / policy advisor in the field of Human Rights, EU foreign affairs with an extensive network of contacts with parliamentarians, politicians, EU Institutions, NGO’s, diplomats’. La sua carriera politica è iniziata da giovanissimo nei Democratici di Sinistra per poi approdare al Parlamento Europeo nel 2009 come assistente parlamentare e poi consulente per i rapporti dell’Ue con i Paesi del Maghreb (Marocco, Tunisia, Algeria) di Andrea Cozzolino, europarlamentare del Partito Democratico. È stato anche un ex collaboratore di Antonio Panzeri, anche lui finito nel mirino della procura di Bruxelles per lo scandalo che ha travolto l’Ue.

Proprio nelle stanze del Parlamento Europeo ha conosciuto Eva Kaili, 44 anni, di cui è compagno e con cui ha avuto una bambina, Ariadne, che ha 22 mesi. Laureato in scienze politiche all’Università di Milano ha una grandissima passione per la vela: sui suoi social sono numerose le fotografie che lo ritraggono in barca in mezzo al mare. La Repubblica racconta che Giorgi viene costantemente eletto dalle deputate e dalle funzionarie come “il più bello” del Palazzo.

Giorgi ha confessato, ha ammesso l’esistenza di una organizzazione al servizio di Qatar e Marocco con lo scopo di interferire e condizionare gli affari europei. Lo scorso 10 dicembre ai magistrati belgi a Bruxelles che il suo ruolo era quello di gestire i contanti. Giorgi è uno dei quattro arrestati nell’inchiesta che ha portato al ritrovamento di una ingente quantità di contanti sia nell’abitazione di Panzeri (500mila euro) che in quella della oramai ex vicepresidente del parlamento europeo Eva Kaili (750mila euro). “Farò il possibile affinché la mia compagna sia libera e possa occuparsi di nostra figlia di 22 mesi” ha spiegato Giorgi, assumendosi ogni responsabilità sui soldi trovati in casa di Eva Kaili.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.