Da Nokia a Terna
Chi è Giuseppina Di Foggia, prima donna amministratore delegato di una grande partecipata: al timone di Terna
Romana, 53 anni e cresciuta nel mondo delle telecomunicazioni. È il profilo di Giuseppina Di Foggia, la manager scelta dal governo Meloni come prossimo amministratore delegato di Terna, la società delle reti elettrice. Una nomina che in fondo rompe un tabù: Di Foggia è la prima donna a esser nominato AD di una grande partecipata pubblica.
La 53enne dal 2020 ricopre la carica di Ceo e vicepresidente di Nokia Italia, divisione nostrana del colosso finlandese prima famoso per i telefonini e ora per i servizi per infrastrutture di rete, che fattura più di 300 milioni. È laureata in ingegneria elettronica a La Sapienza di Roma e ha conseguito un master negli Stati Uniti in Professional Project Management conseguito allo Stevens Institute of Technology. Nel 2021 è stata nominata Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dopo le indicazioni di ieri del Mef, il Ministero dell’Economia, per Poste, Enel, Eni e Leonardo oggi è stata la volta della Cassa Depositi e Prestiti per Terna. Con un comunicato la Cdp ha fatto sapere che “in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale“, “all’ordine del giorno dell’assemblea degli azionisti convocata per il 9 maggio 2023, ha designato Igor De Biasio come presidente e Giuseppina Di Foggia”.
In effetti la Di Foggia è una esperta di reti, non quelle per trasmettere elettricità ma quelle per le telecomunicazioni. Come ‘ricostruisce’ Repubblica, la nuova AD di Terna ha avuto una carriera molto lineare e tutta nella stessa azienda: dal 1998 in Lucent Technologies, diventata dal 2006 Alcatel-Lucent e dal 2016 inglobata da Nokia. Nel settore Ict (internet e telecomunicazioni) ha rivestito diversi incarichi tecnici e commerciali, dalla responsabilità di Ricerca e sviluppo nel radiomobile alla rete intelligente, dalla direzione progetti.
Secondo diversi quotidiani inoltre l’ex Ceo di Nokia Italia conta, oltre ad un ricco curriculum, anche una amicizia di livello: quella con Arianna, sorella della premier Giorgia Meloni.
E proprio la presidente del Consiglio lo scorso 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, aveva promesso: “La sfida non è quante donne siedono in un cda, è quando avremo il primo ad di una partecipata statale donna. È uno degli obiettivi che mi do perché non c’è mai stato e credo che questa sia la grande sfida della parità”.
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