Patrizio Bianchi è il nuovo ministro dell’Istruzione del governo che sarà guidato da Mario Draghi. Domani alle 12:00 il giuramento al Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Bianchi subentra alla ministra Lucia Azzolina. Il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri era stato incaricato anche della riapertura delle scuole. Bianchi era stato a capo della task force del dicastero per la riapertura.

Bianchi è nato nel 1952 a Copparo, provincia di Ferrara. Si è laureato in Scienze Politiche con lode all’Università di Bologna. Ha studiato anche alla London School of Economics con il Professor Basil Yamey. Dal 1980 è ricercatore alla Facoltà di Economia all’Università di Trento. Due anni dopo è a Bologna, dove ha vinto la cattedra di Professore Associato, e dove nel 1994 è diventato Professore Ordinario di Politica Economica, Dipartimento di Scienze Economiche.

Si è trasferito nel 1997 all’Università di Ferrara, della quale è diventato Rettore nel 2004 e fino al 2010. Ha fondato nel 1998 l’ex Facoltà di Economia, in cui attualmente ricopre il ruolo di Professore Ordinario di Economia e Politica Industriale (Economia Applicata). Ha ricoperto la carica di assessore all’Istruzione in Emilia Romagna per due mandati, sotto la guida di Vasco Errani e Stefano Bonaccini. All’Università di Ferrara è anche titolare della Cattedra UNESCO in Education, Growth and Equality. È ad oggi direttore scientifico dell’Ifab – Fondazione Internazionale Big Data e Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Umano.

Bianchi, come si accennava, ha coordinato la task force ministeriale, formata dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina per la gestione della ripartenza scolastica nell’ambito della pandemia di Covid-19. Bianchi ha sempre coniugato nella sua attività una ricerca scientifica sui fondamenti della produzione e innovazione industriale con l’assunzione diretta di responsabilità nella gestione di enti e istituzioni pubbliche e private rivolti alla formazione e programmazione di politiche per l’educazione e l’innovazione. È infatti noto per i suoi studi sulle politiche industriali. Il ministro ha due figli, Lorenzo e Antonio, nati dal matrimonio con Laura Tabarini.

Antonio Lamorte

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