Chi è Ron DeSantis, lo sfidante di Donald Trump alle primarie repubblicane per la Casa Bianca, in un match che ci dirà molto sullo stato di salute dell’elettorato repubblicano americano? Il mondo ha scoperto da poco questo italo americano che governa la Florida da qualche anno, e che è l’unico vincitore delle elezioni di midterm che Biden è riuscito a impattare, e Trump a straperdere.

DeSantis è un modello vincente di liberal conservatorismo moderno: sicurezza, immigrazione controllata, stato leggero ed efficiente, spesa pubblica quindi contenuta, rivoluzione fiscale, insieme a libertarismo e difesa della tradizione contro gender e woke culture (cui sbarra l’ingresso nelle scuole, togliendo loro finanziamenti se aprono all’ideologia in questione), e contro il politicamente corretto che in America tracima il ridicolo. Soprattutto, DeSantis è il demiurgo del boom economico e della piena occupazione (anche tra gli immigrati) che colora il Sunshine State. La sua stella brilla sotto Covid: mentre gli stati democratici, California e New York in testa, oggi arrancano per aver scelto lockdown alla europea, con picchi di povertà e criminalità mai visti.

La Florida ha attraversato come nessun altro al mondo la pandemia, tagliato spesa pubblica e tasse statali, e attratto famiglie e aziende come nessun altro in America proprio da California e New York: chi non si rifugia in Connecticut per sfuggire al diluvio di tasse dem nella Grande mela, va a Miami e dintorni. Risultato? Salari in grande crescita, boom di imprese, start up e investimenti, valori immobiliari triplicati.

Bollato come blasfemo il concetto di lockdown, De Santis si è limitato a raccomandazioni (“Safer at home”), ma senza mai chiudere nulla. “Io tratto i cittadini come adulti, non come bambini indisciplinati da educare”, mi disse quando lo incrociai a Miami Downtown. Seguì campagna vaccinale a manetta, anche in aeroporto, ma senza obbligo vaccinale. Il 45enne DeSantis non spaventa come Trump, la sua Florida vanta una coesione sociale invidiabile, considerato anche il costante aumento della pressione migratoria da Nicaragua, Venezuela, e Cuba, e se batte Trump avrà vita facile con l’ottuagenario Biden. Elon Musk punta su di lui, Trump trema e già lo attacca…