Tre giovani donne, civili, di 24, 19 e 31 anni. Questo il profilo dei primi tre ostaggi in procinto di essere rilasciati da Hamas entro le ore 16 di oggi pomeriggio in vista dell’entrata in vigore del cessate il fuoco con Israele scattato alle 10 di questa mattina. Rispondono al nome di Romi Gonen (24), Emily Damari (28) e Doron Steinbrecher (31).

Chi sono tre donne liberate da Hamas: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher

Romi Gonen, ex scout, è tra le ragazze rapite durante il Festival Supernova. Fino all’ultimo è riuscita a comunicare con la madre, scrivendole un messaggio straziante mentre cercava di sfuggire a Hamas: «Mamma, mi hanno sparato. Tutti stanno sanguinando». La madre, Merav Leshem Gonen, aveva già lanciato un appello accorato alla comunità internazionale, intervenendo davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel giugno scorso. Emily Damari, cittadina con doppia nazionalità britannico-israeliana, è stata sequestrata durante l’attacco al kibbutz Kfar Aza. La madre, Mandy Damari, ha preso parte a una commemorazione a Londra il 6 ottobre 2024, dove ha raccontato che alcuni ostaggi liberati a novembre avevano confermato di aver visto Emily durante la prigionia. Doron Steinbrecher, 31 anni, infermiera veterinaria, era sola nel suo appartamento nel kibbutz Kfar Aza quando i miliziani l’hanno rapita. Prima di essere portata via, ha inviato un messaggio vocale agli amici: “Sono arrivati, mi stanno portando via”. Per una settimana il suo destino è rimasto incerto, senza conferme sulla sua sorte.

Le prossime fasi dell’accordo

L’ufficio di Netanyahu ha annunciato che altre quattro donne, attualmente ostaggi, saranno liberate entro sette giorni. La prima fase del cessate il fuoco, iniziata oggi, dovrebbe durare sei settimane e prevede il ritiro progressivo delle forze israeliane dal centro di Gaza, consentendo il ritorno dei palestinesi sfollati nel nord della Striscia. Nell’ambito dell’accordo, è previsto l’ingresso giornaliero a Gaza di 600 camion carichi di aiuti umanitari, di cui 50 trasporteranno carburante. La metà del totale dei mezzi sarà destinata al nord di Gaza, dove la popolazione civile affronta condizioni particolarmente difficili.

Redazione

Autore