“Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo. D’altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici”. Così in una lettera i genitori della ragazza presunta vittima di stupro di cui è accusato Ciro Grillo, figlio di Beppe, insieme ad alcuni amici.

I genitori della ragazza hanno affidato al loro legale difensore Giulia Bongiorno una lettera con cui denunciano la barbarie di cui è vittima la loro figlia. “Abbiamo appreso, inoltre, che frammenti (frammenti!) di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave”, aggiungono.

“Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità”. Della vicenda sono accusati Ciro Grillo, figlio di Beppe, insieme a Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Il quarto indagato, Francesco Corsiglia, avrebbe avuto un rapporto di coppia e consenziente durante la notte. “In ogni caso, la fiducia nella giustizia e il rispetto per le istituzioni – che ci hanno guidato finora e che continueranno a guidarci in futuro – non significano che siamo spettatori passivi: abbiamo conferito mandato al nostro legale di agire in sede giudiziaria contro tutti coloro che a qualsiasi titolo partecipano e parteciperanno a questo deplorevole tiro al bersaglio” .

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.