Silvia, la ragazza italo-svedese di 19 anni che accusa Ciro Gillo, figlio del leader del Movimento 5 Stelle, e altri quattro suoi amici, di violenza sessuale, avrebbe raccontato ai giudici cosa sarebbe successo in quelle drammatiche ore di quel 17 luglio 2019.

La testimonianza è agli atti dell’indagine, insieme alle fotografie e al video della presunta violenza sessuale. Come ricostruito da La Stampa, in un articolo di Gianluigi Nuzzi, Silvia quel giorno si sarebbe risvegliata nella casa di Grillo a Portocervo, in Sardegna, e tra le lacrime avrebbe raccontato tutto all’amica Roberta accorsa in suo soccorso: “Mi hanno stuprata tutti”.

Silvia avrebbe raccontato di essere stata violentata da Ciro e i suoi amici conosciuti la sera prima al Billionaire. Le due ragazze hanno raccontato di aver trascorso la serata insieme e poi verso le 5 del mattino di essere rientrati in taxi alla villa di Grillo per continuare lì la serata. Poi Roberta si sarebbe addormentata sul divano. Intanto il gruppo si sarebbe fiondato su Silvia sbattendola sul letto e iniziandola a baciare.

I ragazzi hanno ammesso il sesso di gruppo ma sostengono che la ragazza fosse consenziente. Nel cellulare di uno degli indagati è stato ritrovato un video girato dagli stessi ragazzi mentre si alternavano nei rapporti sessuali. Secondo quanto ricostruito da La Stampa, Silvia sarebbe stata costretta da uno di loro “a un rapporto completo”, mentre cercava di “liberarsi” e mentre gli altri guardavano la scena sulla porta della stanza. “Chi rideva, chi commentava”.

Poi la ragazza sarebbe riuscita a scappare in bagno per poi essere seguita e spinta contro la doccia per un altro rapporto contro la sua volontà. “Piange, le chiedono perché, ma lei non risponde. Un altro giovane le chiede di dormire insieme ma lei si rifiuta e cerca di svegliare l’amica per andarsene”, continua il racconto riportato da La Stampa. Poi lo scambio compiaciuto di messaggi tra i ragazzi: “Ho paura che quella ci ha denunciato”, “3 vs 1”.

Il giorno dopo la ragazza si è presentata la corso di kite surf a Porto Pollo. L’insegnante ha messo a verbale di aver trovato la ragazza strana: “Ricordo che era molto turbata”, avrebbe detto. Poi all’arrivo dei genitori il 19 luglio la ragazza avrebbe raccontato tutto a sua mamma.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.