Non accennano a placarsi le polemiche su Beppe Grillo, il garante del Movimento 5 Stelle nel mirino per il video-sfogo in cui ha difeso la scorsa settimana il figlio Ciro, accusato di stupro di gruppo assieme a tre amici ai danni di una 19enne, fatti che sarebbe avvenuti nella villa in Sardegna del comico genovese nell’estate del 2019.

Dopo infatti gli ampi stralci della testimonianza della ragazza pubblicati sabato da La Stampa, in cui la 19enne racconta le ore di terrore e il presunto stupro di gruppo subito tra il 16 e il 17 luglio di due anni fa, arriva infatti la versione dei presunti carnefici.

A parlare non è Ciro Grillo, bensì uno dei tre amici che come il figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle rischia di essere rinviato a giudizio. È la trasmissione di Massimo Giletti Non è l’Arena, su La7, a rendere nota la versione di uno dei tre co-indagati, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria.

Nell’audio esclusivo infatti uno dei tre ragazzi, l’identità dell’intervistato non è stata resa nota, contesta la versione della ragazza ma la difende dal video di Beppe Grillo che ha esposto la 19enne alla gogna mediatica.

LA VERSIONE CONTESTATA – Il giovane indagato per stupro nega la versione fornita dalla 19enne, del ‘branco’ che l’avrebbe costretta a bere mezza bottiglia di vodka prima dello stupro. “Per sfida lei l’ha bevuta tutta, ”gocciolandola”, ma non era tanta, era un quarto di vodka… Non lo so adesso… Però comunque lei, da sola, perché noi non riuscivamo a berla e lei per sfida ha detto ”Dai che ce la faccio” e se l’è bevuta. E poi è andata a dire che io l’ho presa per la gola, ho fatto…”.

L’amico di Ciro Grillo non smentisce quindi che i quattro abbiano avuto un rapporto sessuale con la 19enne, che però sarebbe stata consenziente. La 19enne si sarebbe “pentita perché ci sono anche i messaggi suoi dove dice ”Ho sbagliato un’altra volta”, ”ho fatto un’altra cazzata””. “Ma lo ha detto a voi?”, chiede l’intervistatore. “Sì, No, con le sue amiche… Non lo so io”. “Ma il giorno dopo l’avete rivista?”. “No… Noi non l’abbiamo più vista, ma non perché… Non è che poi, il giorno dopo… Cioè… Lei ha fatto le sue cose, infatti. Ma perché il giorno dopo… Dopo che una cosa che lei ha gestito in tal modo. Non penso sia così semplice andare in spiaggia, andare a fare kite, andare a fare un’altra serata in discoteca“.

IL VIDEO DI BEPPE GRILLO – Quanto al video di Beppe Grillo, anche l’amico del figlio Ciro lo reputa un errore. Un filmato che “non andava fatto. Non se ne parlava più e ora è riuscito tutto perché ha fatto ‘sta roba qua. Perché se fossimo stati io e gli altri miei due amici non conosciuti non sarebbe successo niente”.

In particolare il giovane indagato non ha condiviso “la cosa che ha detto Beppe del video, la cosa degli otto giorni secondo me non ci stava a dirlo. Io ho parlato e visto il video prima che lo pubblicasse. Dire una roba del genere comunque davanti poi chissà quanta gente ha visto ormai quel video li contro una donna non è giusto, perché non c’entra tanto quanto ha aspettato, ma la cosa è che l’ha fatto proprio senza senso…”.

 

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.