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Come si comprano le armi negli Stati Uniti: il Secondo Emendamento, i “background check”, le “mass shooting”
Dallo scorso anno in Texas non è più necessario il porto d’armi per entrare in possesso di un’arma da fuoco. La legge 1927 era stata firmata a settembre 2021 dal governatore repubblicano Greg Abbott e consente a chiunque abbia più di 21 anni di avere sempre con sé un’arma senza particolari permessi. Ha reso lo Stato nel sud degli USA uno dei più permissivi in materia. Abbott aveva definito la legge come “la più forte legislazione sul Secondo emendamento nella storia del Texas”. Oggi lo stesso governatore repubblicano dell’ala trumpiana del partito che invitava i texani a comprare più armi parla di “tragedia orribile” e di un lutto “non solo per le famiglie delle vittime ma per tutto il Texas” dopo la strage della scuola elementare di Uvalde.
La “mass shooting” texana, dopo altre stragi che si erano compiute nei giorni scorsi, rimette al centro la questione delle armi negli Stati Uniti. Il secondo emendamento della Costituzione americana sancisce per tutti gli statunitensi il diritto di possedere un’arma. “Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia ben organizzata, non si potrà violare il diritto dei cittadini di possedere e portare armi”, si legge nel testo che entrò in vigore nel dicembre 1971. Le regole negli Stati Uniti variano sensibilmente da Stato a Stato. Alcune però sono stabilite a livello federale. Alcuni Stati vietano il trasporto “di nascosto” di armi da fuoco, altri vietano il trasporto di un’arma carica, altri lo consentono con un permesso, in alcuni non è necessario registrarsi per possederne una.
Le armi vengono vendute in migliaia di negozi e anche nei supermercati. In alcuni Stati è consentito l’acquisto di armi da singoli privati, spesso nell’ambito di fiere organizzate. I gun-show sono circa cinquemila ogni anno negli Stati Uniti. Per entrare in possesso di un’arma nella maggior parte degli Stati è necessario un permesso che prevede il completamento di un corso di addestramento sulla sicurezza delle armi da fuoco che costa di solito poche decine di euro, si tiene in centri specializzati, e può essere completato anche in un solo giorno. Le pistole e i fucili a canna liscia sono legali quasi dappertutto.
Per comprare si procede con un “background check”, cosiddetto controllo preventivo, in cui all’acquirente si sottopone un questionario del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF) su eventuali precedenti penali, uso di farmaci e salute mentale. Compilato il modulo il venditore contatta l’FBI per un controllo incrociato sul conto dell’acquirente. La risposta arriva di solito in pochi minuti e l’acquisto raramente viene vietato. Secondo Il Post in meno dell’1% dei casi viene vietata la vendita. Nel caso delle vendite tra privati non vengono messi in atto i “background check”: e questo è il caso della scappatoia definita “gun show loophole” che permette la vendita di una grande quantità di armi, anche di seconda mano.
Stando a quanto ricostruito finora Salvador Ramos aveva portato con sé alla Robb Elementary School di Uvalde una pistola e un fucile semiautomatico AR-15. Il 18enne è stato eliminato dalla polizia. Non è ancora chiaro dove abbia preso le armi della strage. 21 i morti in tutto, 19 bambini e 2 adulti tra cui un insegnante. “Sono disgustato e stanco. Dobbiamo agire. E non ditemi che non possiamo avere un impatto su questa carneficina”, ha detto in conferenza stampa il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “L’idea che un ragazzo di 18 anni possa entrare in un negozio di armi e comprare due armi d’assalto è semplicemente sbagliata. In nome di Dio, a cosa serve un’arma d’assalto se non per uccidere qualcuno? I cervi non corrono nelle foreste con giubbotti di kevlar addosso. È rivoltante”.
Il governatore Abbott – ex procuratore generale al suo secondo mandato – era atteso venerdì prossimo, 27 maggio, al meeting annuale della National Rifle Association, la principale lobby delle armi americane, proprio a Houston in Texas. La strage di Uvalde segue le altre “mass shooting” di El Paso, 23 morti nel 2019; e quella di Midland-Odessa, 7 morti e 25 feriti, appena due mesi dopo. A Sutherland Springs, nel 2017, un uomo entrò in una chiesa, uccise 26 persone e ne ferì 22 prima di uccidersi. Le stragi non avevano impedito al governatore di aprire ulteriormente le maglie della legislazione che oggi elimina anche l’obbligo di tenere le armi con cinture in vita o a spalla.
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