Diciottenne, studente alle superiori della stessa scuola
Chi è Salvador Ramos, il killer della sparatoria in Texsas: prima della strage a Uvalde ha sparato alla nonna
Intorno a mezzogiorno è arrivato armato di fucile e pistola alla Robb Elementary Schoool di Uvalde, Texas, e ha iniziato a sparare sui bambini e le insegnanti della scuola. Salvador Ramos, 18 anni, studente al liceo della stessa scuola, ha ucciso almeno 19 bambini e due insegnanti. Una vera e propria mattanza che vede tra le vittime i piccoli studenti tra i 7 e i 10 anni, nella stessa scuola in cui il killer era stato da allievo. È morto anche lui, colpito dalla polizia che cercava di ostacolare la sua fuga.
Prima di uscire dalla sua casa a Uvalde, aveva sparato anche alla nonna, una donna di 66 anni ora ricoverata in un ospedale di San Antonio in condizioni drammatiche. Forse la nonna aveva capito le sue intenzioni e aveva provato a fermare il nipote. Forse lo aveva visto uscire con le armi e si sarà scagliata contro di lui nel tentativo di sventare quel folle piano. Non ci è riuscita e così Salvador ha varcato al soglia della sua scuola e ha sparato. Un gesto “atroce e incomprensibile”, ha detto il governatore Abbott.
Toccherà agli investigatori capire cosa abbia mosso quel folle gesto. Dalle foto pubblicate dai media americani, il killer sembra un giovane qualunque, latinoamericano, capelli lunghi neri e qualche impurità sulla pelle. Secondo quanto riportato dal senatore dello stato del Texas, Roland Gutierrez, il ragazzo aveva acquistato due fucili il giorno del suo diciottesimo compleanno. Secondo quanto riferito, due fucili d’assalto sono stati acquistati in un negozio nella contea di Uvalde il giorno del suo compleanno. “Questa è stata la prima cosa che ha fatto il giorno del suo 18esimo compleanno”, ha detto Gutierrez, aggiungendo che Ramos aveva accennato sui social media che un attacco sarebbe potuto arrivare: “Ha suggerito che i bambini dovrebbero stare attenti”.
Secondo quanto riportato dall’Abc, Salvador era un ragazzo difficile, non andava a scuola spesso e infastidiva altri studenti. Alcune fonti citate dicono che era “nei radar della scuola. Si sapeva che aveva problemi ma nessuno lo ha mai segnalato alle autorità”. Qualche giorno prima della sparatoria aveva inviato foto di armi e munizioni a un suo ex compagno di classe. Lo racconta lo stesso ex compagno a Cnn. “Mi ha mandato una foto di un Ar che stava usando con delle munizioni”, ha detto riferendo che il killer veniva deriso da altri studenti del liceo per gli abiti che indossava e la situazione finanziaria della sua famiglia.
C’è un altro dettaglio inquietante che circola tra i media americani. Poche ore prima di compiere la strage nella scuola elementare di Uvalde, il killer ha inviato un messaggio criptico a una sconosciuta su Instagram nel quale affermava: “sto per..”. Sul suo account, bloccato non appena è stato diffuso il suo nome, aveva pubblicato un selfie e altre foto di armi, di cui una con due fucili uno a fianco all’altro. Il messaggio criptico lo aveva inviato a una ragazza sconosciuta che non vive neanche in Texas. Il killer l’aveva contatta il 12 maggio e le aveva detto di “ripostare” le foto delle sue pistole. Al messaggio “sto per..”, inviato alle 5.43 del mattino di martedì, la ragazza aveva risposto: “cosa?”.
Il killer le aveva risposto: “te lo dirò prima delle 11”. Un’ora dopo le aveva scritto ancora: “ho un piccolo segreto che voglio dirti”. Il suo ultimo messaggio alla ragazza era stato alle 9.16. Ora la ragazza commenta: “L’unico motivo per cui gli avevo risposto era perché mi faceva paura. Adesso mi resta il rammarico di non essere rimasta sveglia a parlare con lui per cercare di evitare questo crimine”.
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