Il Consiglio comunale è un organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo. Il che vuol dire che l’assemblea cittadina guida gli organi esecutivi e gestionali del Comune, oltre a controllarli e ad adottare gli atti fondamentali per la vita dell’ente. Ed è proprio la funzione di controllo quella che spetta alla minoranza del Consiglio comunale anche e soprattutto attraverso la commissione trasparenza la cui presidenza, per legge, è affidata a un esponente dell’opposizione. Detto questo, come tanti aspetti della vita quotidiana – che si tratti di un servizio, un prodotto, un’attività o altro – è tutta una questione di qualità.

Se l’opposizione è di scarsa qualità o volutamente distratta, gli organi di governo si muovono in totale libertà, magari sprecando allegramente danaro pubblico, visto che sul collo non sentono il fiato dell’avversario politico. In una situazione del genere, peraltro, hanno molta più possibilità di sbagliare progetti, far scadere finanziamenti importanti come è già successo in passato. In altre parole, un buon governo a qualsiasi livello – sia che riguardi il Paese intero sia una singola Municipalità cittadina – sarà tanto più efficiente ed efficace quanto più l’opposizione si rivelerà attenta, strutturata e propositiva.

La prova provata di tutto ciò è la pessima qualità di governo espressa dall’amministrazione de Magistris nell’arco dei suoi dieci anni a Palazzo San Giacomo: il “sindaco con la bandana” e i suoi non hanno mai trovato, sulla loro strada, un’opposizione che li incalzasse sui temi strategici e sul rispetto del programma elettorale presentato ai cittadini. Men che meno durante le sessioni di bilancio, durante le quali l’ormai ex sindaco de Magistris è stato addirittura concretamente aiutato ad approvare gli atti dalla fondamentale presenza in aula di alcuni esponenti dell’opposizione. Opposizione che, alla bisogna, è diventata governo, che da minoranza è diventata maggioranza, nonostante il mandato chiaro e limpido ricevuto dagli elettori. In tutta onestà, alcuni consiglieri di opposizione hanno svolto bene il loro ruolo, ma la solitudine è un ostacolo per chi ambisce a centrare buoni risultati.

Se l’opposizione, invece, è di ottima qualità, il Comune e la stessa città ne traggono giovamento in termini di buona amministrazione. Il “fiato sul collo” diventa foriero di atti deliberati correttamente, nel rispetto delle regole e nei tempi giusti, quei tempi che spesso fanno perdere finanziamenti e occasioni di sviluppo. L’opposizione che si prospetta al sindaco Gaetano Manfredi ha, almeno potenzialmente, i crismi di un’opposizione buona se non eccellente. Gli esponenti di punta saranno un ex magistrato come Catello Maresca, che come tale dovrebbe essere avvezzo al controllo delle norme di legge, un ex assessore della giunta uscente come Alessandra Clemente, che ben dovrebbe conoscere le condizioni in cui versa il Comune, e addirittura un ex sindaco di Napoli e governatore della Campania come Antonio Bassolino, politico e amministratore di lungo corso. Con la loro esperienza, conoscenza della macchina amministrativa, competenza e passione, il Consiglio ha la possibilità di esprimersi al meglio e di diventare anch’esso, finalmente, positivo protagonista della vita della città.