Gaetano Manfredi è il nuovo sindaco di Napoli e ieri, mentre preparava le valigie per trasferirsi da Nola nel capoluogo campano, si è delineato il quadro del nuovo Consiglio comunale. Chi si accomoderà sugli scranni della Sala dei Baroni? Tra i 40 nuovi consiglieri del Comune di Napoli ben 28 fanno parte della coalizione di centrosinistra guidata dall’ex rettore: sei seggi al Partito democratico, cinque alla lista Manfredi sindaco, cinque al Movimento Cinque Stelle, due ad Azzurri-Noi Sud-Napoli Viva, due a Napoli libera, due a Napoli solidale e di sinistra, uno ad Adesso Napoli, uno a Europa Verde, uno al Centro democratico, uno ai Moderati. All’opposizione ci saranno invece 13 consiglieri. Sono sette i seggi per il centrodestra di Catello Maresca: tre a Forza Italia, uno a Fratelli d’Italia, uno a Essere Napoli, uno a Napoli Capitale-Il Popolo della Famiglia-Lega Sud-Società e Famiglia, uno a Cambiamo!. Male Alessandra Clemente e Antonio Bassolino che riescono a portare a casa solo un seggio a testa.

Nel suo primo giorno da sindaco, Manfredi ha già preso i contatti con Roma salvo concedersi un’ora di sonno in più e una passeggiata nella Galleria Umberto: «Ho sentito tutti i leader nazionali e sì ho dormito più del solito – ha raccontato il primo cittadino – ma quando mi sono svegliato ho pensato che bisogna lavorare». Conosciamo nel dettaglio chi occuperà i banchi dell’assemblea comunale lavorando accanto al sindaco o tra le file dell’opposizione. All’interno del Partito democratico, boom di preferenze per il 35enne commercialista Gennaro Acampora che risulta il più votato con 4.380 voti, vola alto anche la capolista Enza Amato, ex consigliera regionale, che è stata la donna più votata con 4.197 preferenze. Seguono Salvatore Madonna (3.774), Mariagrazia Vitelli (2.837), Aniello Esposito detto Bobò (2.661) e Pasquale Esposito (2.275).

Con 39.904 preferenze e un consenso del 12,2% il Pd è il partito che ha avuto il maggiore successo in città. Subito dietro, quindi, con cinque consiglieri c’è la lista civica di Manfredi rappresentata da Walter Savarese, che ha raccolto 2.576 voti, poi una poltrona anche per Luigi Musto (1.696), Sergio Colella (1.510), Fulvio Fucito (1.404) e l’avvocato Gennaro Esposito (1.321). Terzo il Movimento Cinque Stelle che ha registrato un calo notevole di consensi ma riesce comunque a portare in aula cinque consiglieri tra i quali due reduci del decennio di de Magistris come l’ex assessore allo Sport Ciro Borriello (primo con 1.067 voti) e la responsabile dello sportello Difendi la città Flavia Sorrentino (1.014); gli altri sono Salvatore Flocco (1.098), Fiorella Saggese (793) e l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais (706). Entra in aula con due seggi la lista deluchiana Napoli libera, rappresentata da Nino Simeone e Massimo Cilenti che ha raccolto rispettivamente 2.517 e 914 voti. Due consiglieri anche alla Città di David Lebro: primo Pasquale Sannino (2.143) seguito da Roberto Minopoli (2.032). Due seggi anche per la lista Azzurri per Napoli, esperimento di “mini-coalizione” centrista e riformista, con Annamaria Maisto (2.629 voti) e Massimo Pepe (2.364); altrettanti seggi per Napoli solidale che porta in Consiglio l’ex assessore Sergio D’Angelo (3.244 voti) e l’ex consigliere di dem. A Rosario Andreozzi (1.508). Conquistano un solo seggio le liste Adesso Napoli con Gennaro Rispoli (1.338), Europa verde con Luigi Carbone (1.332), Centro democratico con Carlo Migliaccio (1.473) e i Moderati con Luigi Grimaldi (1.700).

Il centrodestra di Maresca potrà contare invece su sette seggi. Tre a Forza Italia: si tratta della sorpresa Domenico Brescia (3.724 voti), dell’uscente Salvatore Guangi (3.340) e di Iris Savastano (2.88). Un seggio a Fratelli d’Italia con Giorgio Longobardi (1.624). Entrano in Consiglio anche Rosaria Borrelli per Essere Napoli (1.773 voti), Bianca Maria D’Angelo per Napoli Capitale (619) e Rosaria Palumbo per Cambiamo! (977). All’opposizione con i rispettivi leader anche Toti Lange (847), espressione della lista Bassolino per Napoli, e Claudio Cecere (1.076), eletto nella lista Alessandra Clemente sindaco. Molti volti nuovi, dunque, oltre alcune vecchie conoscenze del Consiglio. Saranno soltanto nove, però, le donne chiamate a far parte dell’assemblea cittadina nel dopo-de Magistris che ieri ha dato ufficialmente l’addio alla città: finita la rivoluzione arancione, comincia l’era Manfredi.

Avatar photo

Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.