L’epidemia del coronavirus continua ad espandersi senza sosta, così come il panico e l’ansia da contagio. Da almeno una settimana in molte farmacie del centro storico a Roma, amuchina e mascherine sono sold out e nonostante il cartello, scritto rigorosamente in inglese e cinese, gruppi di turisti orientali fanno la fila per richiedere i prodotti. I due casi accertati di coronavirus, racconta la farmacista, hanno fatto aumentare le richieste “che erano già molto numerose da quando l’epidemia è stata ufficializzata”

A ruba da qualche giorno anche i guanti in lattice e le richieste vengono non solo da cinesi e turisti di nazionalità diverse, ma anche da moltissimi italiani. Camminando poi tra le strade nel cuore della Capitale, già tra ieri e oggi, è facile notare l’aumento di persone che passeggiano indossando la mascherina. Situazione analoga a quella di molte altre città italiane, da Milano a Torino passando per Firenze e Venezia, dove la psicosi da coronavirus ha scatenato una vera e propria corsa alle mascherine che proteggono naso e bocca.

I CASI IN ITALIA – “Sono ricoverati nel nostro istituto anche dodici pazienti provenienti da zone diverse della Cina interessati all’epidemia, con sintomi respiratori modesti, e sono sottoposti al test per il Coronavirus. Altri nove sono stati isolati e già dimessi dopo risultato negativo. Altri venti soggetti asintomatici, che risultano essere stati contatti primari della coppia con l’infezione, sono attualmente in osservazione presso la nostra struttura”. Lo ha detto Emanuele Nicastri, medico dell’Ospedale Spallanzani di Roma, centro di riferimento nazionale per le malattie infettive in cui sono ricoverati i due cittadini cinesi che hanno contratto il Coronavirus. “I venti sono risultati negativi al primo test per il Coronavirus, ma per escludere del tutto il rischio saranno sottoposti ad altri esami”, ha aggiunto durante la conferenza stampa organizzata nell’ospedale.

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