Mancano bombole d’ossigeno. È l’appello lanciato da Federfarma in questa delicata fase dell’emergenza coronavirus. Non l’ossigeno, proprio le bombole, si sottolinea. A quanto pare, una volta scariche, molte famiglie tenderebbero a conservarle in via preventiva. Perciò da più parti si sollevano perfino accuse di sciacallaggio. “Abbiamo avuto notizie dal territorio che si stanno verificando carenze nella disponibilità di bombole di ossigeno nelle farmacie per le cure domiciliari di pazienti covid – ha detto all’Ansa il presidente di Federfarma Marco Cossolo – Stiamo approfondendo la situazione e valutando il da farsi”.

L’appello della Federazione parte dalla Campania: si tratterebbe della Regione dove la situazione è più critica. Il conduttore radiofonico Gianni Simioli e il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli hanno lanciato un appello. “Purtroppo – denunciano – ci è stato segnalato che sono già nati i primi sciacalli per questa nuova emergenza, gente che promette di avere ossigeno da distribuire. Abbiamo già provveduto a segnarle questi account alla Polizia Postale”. E quindi hanno spiegato la loro iniziativa: “L’emergenza covid sembra aggravarsi, oltre alla situazione posti letto e all’aumentare dei pazienti c’è anche questa carenza di bombole d’ossigeno. Dato che senza vuoti non è possibile ricaricarne di nuove abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa per invogliare i cittadini a consegnare le bombole d’ossigeno esaurite o non più utilizzate alle farmacie, essi riceveranno dei voucher da spendere in punti vendita che hanno aderito all’iniziativa”.

La Regione ha intanto autorizzato la vendita alle farmacie dell’ossigeno liquido, normalmente distribuito dalle Asl. Da prenotare con prescrizione. Michele Di Iorio, farmacista di Napoli, ex presidente di Federfarma provinciale e attualmente componente del Consiglio dell’associazione dei farmacisti titolari partenopei ha spiegato: “L’ossigeno non è carente come sostanza. Ciò che manca sono i contenitori, le bombole che vengono ‘prestate’ agli utenti. Ora non c’è il normale circolo, visto che vengono trattenute in forma preventiva. È un fenomeno che si sta registrando in maniera più accentuata da una settimana a questa parte”.

A Palermo, secondo quanto lamentato da Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo, ci sono gravi difficoltà nel reperire l’ossigeno liquido medicinale, rifornito dalle farmacie per l’ossigenoterapia. Altra criticità: l’impossibile tracciamento delle persone che tengono le bombole a casa o in campagna per una erogazione saltuaria.

Redazione

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