Il complottismo del leader leghista
“Coronavirus nato da esperimenti cinesi”, Salvini rilancia (ancora) le bufale sul Covid-19
Perseverare è diabolico, anche nel diffondere bufale. Ne dovrebbe sapere qualcosa Matteo Salvini, che domenica da ospite di Mezz’ora in Più su Rai 3 ha rilanciato per l’ennesima volta la fake news sul Coronavirus partito da un laboratorio di Wuhan. Una tesi ampiamente smentita già nel marzo del 2020 da uno studio pubblicato su Nature Medicine secondo cui “confrontando i dati genetici ad oggi disponibili, possiamo risolutamente determinare che il Sars-CoV-2 si è originato attraverso processi naturali”.
Uno studio che evidentemente l’ex ministro non ha letto nel corso degli ultimi mesi. Così ospite di Lucia Annunziata ha rilanciato sul tema: “Se in Cina qualcuno non avesse fatto fottutissimi esperimenti, non staremmo qui a parlare di virus. Il virus è partito da Wuhan. Non dico che l’hanno fatto a posta ma, per quattro mesi, hanno taciuto”, ha detto il ‘Capitano’.
Una tesi smentita dagli scienziati, ma che Salvini ha proposto più volte in passato, l’ultima volta il 16 dicembre scorso nell’aula del Senato: “Ce lo diciamo sottovoce in un’aula istituzionale? Tutto è cominciato in un laboratorio cinese, finanziato da alcune multinazionali senza nessun tipo di controllo”, disse il leader del Carroccio.
“Dalla Cina è partito “incidentalmente” un virus che ha devastato il mondo… e poi anche un vaccino che hanno avuto per primi” #Salvini “Io non mi sento né di destra né di sinistra, sono categorie vecchie” #mezzorainpiù @RaiTre pic.twitter.com/q1fnxIFI2O
— Mezz’ora in Più (@Mezzorainpiu) January 10, 2021
Non l’unica ‘gaffe’ di Salvini. A marzo del 2020 rilanciò un vecchio servizio (datato 2015) del TgR Leonardo su un vecchio Coronavirus che nulla aveva a che fare col Covid-19, strumentalizzando una ricerca in laboratorio su “un” Coronavirus creato dagli scienziati cinesi.
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