Una toppa peggiore del buco? È il commento che arriva quasi automaticamente da chi ha visto domenica sera l’intervista a Saverio Cotticelli, ex commissario sanità della Calabria costretto a lasciare il suo posto dopo il servizio della trasmissione Rai “Titolo V”. Il commissario, rispondendo alle domande di Walter Molino, prima fornisce alcuni numeri a caso sulla situazione sanitaria della Regione e poi scopre, pressato dal giornalista, che era proprio lui il responsabile del piano Covid della Regione, dovendo smentire se stesso in pochi minuti.

Ieri sera quindi Cotticeli va in tv ospite di Massimo Giletti a ‘Non è l’Arena’, ma il risultato se possibile è ancora più incredibile. In merito all’intervista che gli è costata la sostituzione da commissario della Sanità regionale, Cotticelli dice di “non riconoscersi in quell’intervista. Non so cosa mi sia successo. Sto cercando di capire, magari con l’aiuto di un medico, se è stato un malore o altre cose”.

Il generale in pensione arriva a evocare l’ipotesi droga. “Mi hanno drogato? Non lo so. Dico solo che non sono stato bene. Non ho sospetti su nessuno, ma non ero lucido e non stavo bene. Non ero io, ero una controfigura“, spiega Cotticelli, che rivendica il suo operato alla Regione: “Il piano covid l’ho fatto io a giugno. La fase attuativa viene demandata ad Arcuri che a fine ottobre delega ASP e AO come soggetti attuatori”.

I GUAI DEL SUCCESSORE ZUCCATELLI – Ma anche la nomina da parte del Governo del suo successore, Giuseppe Zuccatelli, ha provocato ulteriori polemiche. È infatti spuntato un video, risalente a maggio, in cui il nuovo responsabile parla del Coronavirus. “Le mascherine non servono a nulla, ve lo dico anche in inglese”, si sente dire nel video. “Sai cosa serve? La distanza – continua nello stralcio di video pubblicato da Calabria News – Per beccarti il virus, se io sono positivo, devi stare con me e baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca. Altrimenti non te lo becchi il virus”.

 

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