Il monito di speranza: “La sfida è ancora aperta”
Covid, 23.195 nuovi casi e 129 morti: è il numero più alto nella quarta ondata

Il dato più alto in questa quarta ondata di pandemia: sono 129 le vittime in un giorno per il Covid, ieri erano state 120. Sono invece 23.195 i positivi al test Covid, mai così tanti dal primo aprile scorso, quando furono 23.649. Ieri, invece, erano stati 20.677. Sale così ad almeno 5.282.076 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia: superati i 300mila attualmente positivi, secondo i dati del ministero della Salute. La regione con più casi odierni è la Lombardia (+4.765), seguita da Veneto (+3.677), Emilia-Romagna (+1.898), Lazio (+1.887) e Piemonte (+1.861).
I tamponi processati sono 634.638, 142mila in meno rispetto a ieri, tanto che il tasso di positività balza al 3,7% (ieri era al 2,7%), tanto che il ministro della Salute Roberto Speranza l’ha definita una sfida ancora aperta: “Quello che è avvenuto nell’ultimo anno e mezzo non si è mai visto prima – ha detto – E’ una sfida del tutto aperta, la lezione degli ultimi giorni, i dati che ci segnalano l’Ecdc e l’Oms sono dati di una sfida ancora totalmente aperta e in questo anno e mezzo è stata la priorità del nostro lavoro”. Continua ad aumentare la pressione sugli ospedali, anche se il sistema sanitario regge: le terapie intensive sono 7 in più (come ieri) con 84 ingressi del giorno, e sono 870, mentre i ricoveri ordinari sono 146 in più (ieri +212), 7.309 in tutto. “Siamo di fronte a un momento cruciale della storia del nostro Ssn.
Uno snodo senza precedenti, una fase più delicata e importante in termini di potenzialità e ristrutturazione di un Ssn che mai come oggi è un punto essenziale di tenuta del Paese”, ha spiegato Speranza. Secondo i dati della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) relativi alle terapie intensive, il virus sembra continaure a colpire in maniera più grave i no vax tanto che la percentuale di non vaccinati presenti nelle rianimazioni è del 74%; di contro i vaccinati ricoverati in terapia intensiva sono il 26%. Secondo il report Fiaso, l’incremento dei ricoverati in una settimana è stato complessivamente del 17%. Nel corso della settimana 7-14 dicembre, sono cresciuti sia i pazienti con ciclo vaccinale completo sia non vaccinati, ma con significative differenze. In rianimazione, secondo il rapporto, i vaccinati hanno in media 70 anni e nell’80% dei casi sono affetti da altre patologie, mentre tra i no vax, invece, solo il 52% ha comorbidità e l’età media scende a 64 anni. (Fonte:LaPresse)
© Riproduzione riservata