Il commissario all'emergenza coronavirus
Figliuolo suona la carica: “Pronti a vaccinare tutti i bambini, 500mila dosi al giorno fino a Natale”
Il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo annuncia un’accelerazione della campagna vaccinale formidabile, spedita anche per quanto riguarda l’estensione delle somministrazioni ai bambini dai 5 agli 11 anni. Che parte vdomani, 16 dicembre, già da oggi nella Regione Lazio. “Fino a Natale vi sarà una media di 500mila somministrazioni nei feriali e di 300-350mila nei festivi”, ha dichiarato il commissario in un’intervista al quotidiano La Stampa. Vedremo.
Figliuolo è appena stato nominato al Comando operativo di vertice interforze (Covi) che gli permetterà di coordinare i vari corpi delle forze armate e avviare a conclusione la campagna vaccinale di massa. Le novità saranno “i team sanitari mobili – ha spiegato il commissario – in grado di portare le vaccinazioni nelle zone remote del Paese, casa per casa, in favore di persone anziane e fragili che hanno difficoltà ad accedere alla vaccinazione”. Il totale delle somministrazioni a oggi in Italia è arrivato a oltre 103 milioni 104mila. Hanno concluso il ciclo vaccinale di due dosi, o di monodose, quasi 46mila persone pari all’85,12% della popolazione over 12 anni.
Figliuolo ha assicurato grande attenzione alla fascia di età dai 5 agli 11 anni da vaccinare a partire tra oggi e domani: “Noi siamo pronti a vaccinare tutta la platea, le Regioni hanno registrato un buon numero di prenotazioni e stanno realizzando in molti casi progetti ad hoc per i piccoli. Ci sono hub dedicati ai bambini con aree giochi e di intrattenimento. Anche la Difesa ha creato una struttura a Roma, alla Cecchignola, in coordinamento con la Regione Lazio e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù”. Il Commissario ha annunciato che la struttura commissariale ha programmato a dicembre la distribuzione di un milione e mezzo di dosi pediatriche di vaccino Pfizer BioNTech. Si tratta di una “prima tranche”, ha detto Figliuolo che ha ringraziato per il ruolo che stanno svolgendo sul campo i pediatri di libera scelta.
Già a fine novembre l’Istituto Superiore di Sanità faceva notare che tra l’8 e il 21 novembre erano “stati segnalati 31.365 nuovi casi, di cui 153 ospedalizzati e 3 ricoverati in terapia intensiva” tra i bambini. Lo stesso report settimanale dell’Iss evidenziava che tra i 6 e gli 11 anni “a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane”. I pediatri della Simpe (Società Italiana dei Medici Pediatri) invitavano allora a vaccinare anche i più piccoli.
“Per proteggere i bambini è estremamente importante vaccinarli – le parole riportate del Presidente Simpe Giuseppe Mele – Noi crediamo di dover consigliare la vaccinazione a tutti i bambini, non solo quelli fragili che presentano patologie croniche come il diabete, l’ipertensione, l’obesità o la malattia da immunodeficienza acquisita congenita. I primi dati, che risalgono ad un anno e mezzo fa, ci indicavano che il bambino, pur con una sintomatologia non significativa, poteva essere quello maggiormente contagiato e poteva contagiare”.
Migliaia le prenotazioni per i bambini tra Piemonte, Toscana e Lombardia. Il Lazio, come accennato, al via già oggi. L’Umbria partirà in ritardo, il 17 dicembre, come la Basilicata che dedicherà ai più piccoli le domeniche. Il via domenica 19 dicembre. A dare sostegno alle Regioni nel servizio di contact tracing anche l’esercito italiano. “La difesa – ha spiegato Figliuolo – ha messo a disposizione undici laboratori per processare tamponi PCR in otto regioni, oltre a diversi team sanitari mobili sul territorio nazionale, che integreranno le attività delle Asl per il tracciamento nelle scuole”.
Il governo ha intanto prorogato fino al 31 marzo il Super Green Pass e lo Stato d’emergenza. Chi arriverà in Italia da tutti i Paesi dell’Unione Europea se non vaccinato dovrà rimanere in quarantena per cinque giorni e fare un test antigenico 24 ore prima dell’ingresso o molecolare 48 ore prima. Il test obbligatorio anche per i vaccinati. La Commissione Europea ha chiesto chiarimenti a Roma per le decisioni. Per chi arriva da tutti gli altri Paesi senza vaccino la quarantena durerà dieci giorni. I vaccinati dovranno invece effettuare un test molecolare nelle 72 ore precedenti all’ingresso o un antigenico nelle 24 – da Regno Unito e Irlanda molecolare entro le 48 ore. Prorogato fino al 31 gennaio il divieto di ingresso dal Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini.
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